Delitto a Villa Pamphilii: madre e figlia uccise, svolta vicina tra DNA e arresti internazionali

Identificata la vittima dai tatuaggi, fermato in Grecia il presunto assassino. L’autopsia rivela dettagli agghiaccianti.

Una tragedia nel cuore di Roma: il mistero della donna senza nome

Roma è stata scossa dalla scoperta agghiacciante avvenuta nel parco di Villa Pamphili, dove una donna tra i 30 e i 40 anni e la sua figlia neonata sono state trovate morte. I corpi giacevano nel verde, senza identità, senza spiegazioni. Ma la verità potrebbe essere ormai vicina: un testimone ha aiutato le forze dell’ordine a dare un nome alla vittima, grazie ai tatuaggi presenti sul suo corpo.

Le indagini si sono concentrate fin da subito su un possibile caso di duplice omicidio, e la conferma è arrivata con l’esito dell’autopsia e dell’esame del DNA: le due erano madre e figlia.

L’autopsia: una madre morta prima della figlia

Le prime analisi mediche hanno rivelato una dinamica straziante: la madre stava allattando la sua bambina prima di morire, ma lo stomaco della neonata era vuoto. Questo significa che la madre è morta per prima, lasciando la bambina da sola, probabilmente viva per ancora uno o due giorni, fino alla sua tragica fine.

L’autopsia ha rilevato segni di soffocamento sulla bambina, mentre sul corpo della donna non ci sarebbero segni evidenti di violenza.

Un volto senza nome, identificato dai tatuaggi

In assenza di documenti, la Polizia ha diffuso le immagini di tre tatuaggi presenti sul corpo della donna nella speranza di risalire alla sua identità. Un gesto che ha funzionato: una persona avrebbe riconosciuto la donna proprio grazie a quei segni, permettendo agli investigatori di stringere il cerchio sull’identità del killer.

Arrestato in Grecia il presunto assassino

La notizia bomba arriva dai social del Tg1il presunto assassino è stato fermato sull’isola greca di Skiatos. Un arresto internazionale che potrebbe dare una svolta decisiva al caso. Tuttavia, la Questura di Roma mantiene il riserbo: “Quando avremo conferme ufficiali, le comunicheremo”.

Un’indagine ancora aperta, ma vicina alla verità

L’ipotesi principale resta quella del duplice omicidio, ma le motivazioni e i dettagli restano avvolti nel mistero. Chi era davvero quella donna? Cosa l’ha portata a Villa Pamphili con la sua bambina? E perché nessuno aveva denunciato la loro scomparsa?

Le prossime ore potrebbero essere cruciali. Gli inquirenti attendono ulteriori riscontri per chiudere il caso e portare finalmente giustizia a due vite spezzate nel silenzio.


10 domande frequenti (FAQ)

1. Chi è la donna trovata morta a Villa Pamphili?
Secondo un testimone e i tatuaggi sul corpo, sarebbe stata identificata, ma manca ancora la conferma ufficiale.

2. La bambina e la donna erano madre e figlia?
Sì, l’ha confermato l’esame del DNA.

3. Come sono morte?
La donna sembra morta per cause non violente; la bambina sarebbe stata strangolata.

4. Chi è il sospettato?
Un uomo è stato arrestato in Grecia, sull’isola di Skiatos, come presunto assassino.

5. Perché la donna allattava se la bambina aveva lo stomaco vuoto?
Perché la madre è morta prima della figlia, lasciandola senza nutrimento.

6. Dove sono stati trovati i corpi?
Nel parco romano di Villa Pamphili.

7. C’erano segni di violenza sulla donna?
No, non sono state rilevate lesioni esterne visibili.

8. Che ruolo hanno avuto i tatuaggi nell’identificazione?
Sono stati fondamentali per il riconoscimento della vittima.

9. Perché la Questura non conferma l’identità?
Servono verifiche ufficiali prima di annunciare i nomi.

10. Cosa succede ora?
Si attende l’estradizione dell’arrestato e la chiusura delle indagini con possibili accuse di duplice omicidio.

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