Accordo shock tra Washington e Pechino: dazi punitivi drasticamente ridotti per 90 giorni dopo intensi negoziati a Ginevra
Una boccata d’ossigeno per il commercio globale
Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un’intesa temporanea che potrebbe rivoluzionare gli equilibri del commercio internazionale. In una dichiarazione congiunta pubblicata dopo una fitta due giorni di negoziati a Ginevra, le due potenze hanno annunciato il taglio dei dazi punitivi del 115% sui reciproci prodotti per un periodo iniziale di 90 giorni.
Questa finestra di tregua rappresenta un primo passo concreto verso un possibile riavvicinamento commerciale tra i due colossi economici, dopo anni di tensioni e ritorsioni tariffarie.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo prevede che entro il 14 maggio:
- Washington riduca i suoi dazi su prodotti cinesi dal 145% al 30%
- Pechino abbassi le tariffe sui beni statunitensi dal 125% al 10%
Una riduzione simmetrica, sebbene su percentuali diverse, che punta ad allentare la pressione su settori strategici come tecnologia, agroalimentare e automotive.
Un’intesa fragile ma significativa
Il compromesso raggiunto non è definitivo, ma offre tre mesi di respiro alle imprese e agli investitori. L’accordo potrà essere rinnovato o rimodulato alla luce dei risultati economici e politici ottenuti nel trimestre di prova.
Resta chiaro che la guerra commerciale non è finita, ma il gesto ha un forte valore simbolico: la volontà di dialogo è tornata sul tavolo delle trattative.
Impatti possibili per l’economia italiana
Un allentamento delle tensioni tra Usa e Cina potrebbe favorire indirettamente anche l’export europeo. In particolare, l’Italia potrebbe trarre vantaggio da una maggiore fluidità commerciale globale, con riflessi positivi su settori come la meccanica, la moda e il vino.
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