Il mercato delle auto usate nel 2025 sta vivendo una trasformazione profonda. Le motorizzazioni elettrificateperdono terreno in termini di valore residuo, mentre le auto a benzina si rivelano più stabili. Un’informazione utile per chi vuole vendere o comprare un’auto usata nei prossimi mesi.
Prezzi medi giù: il mercato dell’usato frena
Nel primo trimestre 2025, secondo l’Indice AGPI di AutoScout24, il prezzo medio delle auto usate in Italia si è fermato a 21.645€, con un calo del -3,2% rispetto allo stesso trimestre del 2024 e del -1,5% rispetto al trimestre precedente. Il trend mostra una contrazione del mercato, segno evidente di un riequilibrio tra domanda e offerta, ma anche di un cambiamento delle preferenze degli automobilisti.
Le elettriche perdono valore più di tutte
Il calo più drastico riguarda le auto elettriche. Il loro prezzo medio si è attestato sui 28.615€, in diminuzione dell’11,5% rispetto al primo trimestre 2024 e del 2,1% rispetto al trimestre precedente. La crescente offerta di modelli, combinata alla rapida evoluzione tecnologica e agli incentivi per il nuovo, ha reso l’usato elettrico meno appetibile e soprattutto meno valutato.
Ibride in sofferenza: -11,1% in un anno
Anche per le auto ibride il mercato dell’usato non sorride. Il prezzo medio è di 31.890€, con una perdita del -11,1% su base annua e del -2,2% rispetto al trimestre precedente. L’usato di questi veicoli sconta probabilmente l’effetto “terra di mezzo”: troppo tecnologico per chi cerca un’auto economica, ma non abbastanza per chi vuole un veicolo full electric.
Diesel in declino costante
Non va meglio al diesel, che continua la sua discesa con un prezzo medio sceso a 17.820€: -7,7% rispetto al primo trimestre 2024, -2,1% rispetto all’ultimo trimestre 2024. Il diesel paga lo scotto delle restrizioni ambientali sempre più diffuse e dell’immagine ormai logora presso il grande pubblico.
Benzina: l’usato che resiste
La vera sorpresa arriva dalla benzina, che si conferma la scelta più “sicura” nel mercato dell’usato. Il prezzo medio si attesta a 23.390€, in calo solo del -1,2% sia su base annua che trimestrale. Gli italiani sembrano ancora affezionati alla semplicità e affidabilità delle motorizzazioni tradizionali, specie per le auto di seconda mano.
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