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Coronavirus ed animali da compagnia

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Ecco il documento consultivo della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA). Traduzione italiana a cura dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno.

Un focolaio di polmonite nelle persone in Cina ha suscitato preoccupazione in tutto il mondo per un nuovo coronavirus (definito nCoV-2019) come rischio globale per la salute pubblica. Il nuovo coronavirus è stato identificato, dopo la notifica di casi di polmonite da causa sconosciuta nel dicembre 2019, inizialmente nella città cinese di Wuhan, capitale della provincia di Hubei. Migliaia di casi sono già stati rilevati in Cina e la malattia è stata esportata dai viaggiatori in molti altri paesi. Inizialmente, non c’erano prove chiare della trasmissione da persona a persona. Nelle ultime settimane, tuttavia, la diffusione da persona a persona del nCoV-2019 è stata confermata, come dimostrato da nuovi casi di polmonite virale tra familiari e tra gli operatori sanitari che hanno prestato assistenza a persone infette.

Nel gennaio 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha denominato temporaneamente il nuovo virus come nuovo CoronaVirus 2019 (nCoV-2019). Mentre vengono segnalati nuovi casi su base giornaliera in Cina e in altre parti del mondo, la fonte esatta dell’epidemia non è ancora nota, ma si ritiene che l’origine sia collegata al mercato ittico di Huanan nella Cina meridionale, un “mercato umido” di pesce e di animali vivi a Wuhan.

Attualmente, non ci sono prove scientifiche che suggeriscano che un animale specifico sia la fonte dell’infezione ma sono in corso studi per approfondire la questione.

I coronavirus appartengono alla famiglia dei Coronaviridae. Gli alfa e beta-coronavirus di solito infettano i mammiferi, mentre i coronavirus gamma e delta di solito infettano gli uccelli ed i pesci. Il coronavirus canino che può causare lieve diarrea nel cane ed il coronavirus felino, che può causare la Peritonite Infettiva Felina (FIP) nel gatto, sono entrambi alfa-coronavirus. Fino alla comparsa di nCoV-2019, che appartiene ai betacoronavirus, c’erano solo sei coronavirus noti in grado di infettare l’uomo e causare malattie respiratorie, inclusi il coronavirus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave SARS-CoV (identificata nel 2002/2003) ed il coronavirus della Sindrome Respiratoria Mediorientale MERS-CoV (identificata nel 2012).

Il virus nCoV-2019 è più geneticamente correlato alla SARS rispetto alla MERS, ma entrambi sono beta-coronavirus con la loro origine nei pipistrelli. Sebbene non sappiamo con certezza che questo virus si comporterà allo stesso modo della SARS e della MERS, possiamo usare le informazioni di entrambi questi coronavirus precedenti per avere delle indicazioni.

Nelle ultime settimane sono stati fatti rapidi progressi nell’identificazione dell’eziologia virale, dell’isolamento del virus infettivo e nello sviluppo di strumenti diagnostici. Tuttavia, ci sono ancora importanti questioni che devono essere chiarite.
Le informazioni e i consigli più aggiornati sull’infezione umana sono reperibili presso l’OMS (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019) e i siti Web CDC (https://www.cdc.gov/coronavirus/about/index.html). Le informazioni più aggiornate relative alla salute degli animali sono disponibili sul sito: https://www.oie.int/scientific-expertise/specific-informationandrecommendations/questions-and-answers-on-2019novel-coronavirus/

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In risposta a questa emergenza, il Comitato Scientifico della WSAVA ha preparato il seguente elenco di risposte a domande frequenti con l’aiuto del Prof. Scott Weese dell’Università di Guelph, in Canada.

Siamo a conoscenza di problemi legati all’abbandono degli animali domestici in Cina e speriamo che queste informazioni possano essere utili ai Medici Veterinari per affrontare le preoccupazioni dei detentori di animali:

– Come posso aiutare a proteggere me stesso e il personale della mia clinica dall’infezione?
Visita la pagina di prevenzione e trattamento nCoV-2019 per scoprire come proteggerti dalle malattie respiratorie, come il nCoV-2019 (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/about/preventiontreatment.html).

– Il nCoV-2019 può infettare gli animali domestici?
Attualmente non ci sono prove che gli animali domestici possano essere infettati da questo nuovo coronavirus e che possano essere una fonte di infezione per le persone. Questa è una situazione in rapida evoluzione e le informazioni saranno aggiornate non appena disponibili.

– Devo evitare il contatto con animali domestici o altri animali se sono malato?
Non bisogna maneggiare animali domestici o altri animali quando si è malati. Anche se non ci sono state segnalazioni di animali domestici o altri animali che si ammalano con nCoV-2019, diversi tipi di coronavirus possono causare malattie negli animali e diffondersi tra animali e persone. Fino a quando non ne sapremo di più, le persone malate, devono evitare il contatto con gli animali o indossare una mascherina se devono necessariamente prendersene cura per proteggerli dalla possibilità di trasmettergli la malattia.

– Cosa devo fare se il mio animale domestico o un altro animale si ammala dopo che è stato in contatto con una persona infettata dal nuovo coronavirus?
Se il tuo animale domestico o un altro animale si ammala, chiama il medico veterinario per fargli sapere che stai portando un animale malato che ha avuto contatti con una persona contagiata con il nuovo coronavirus. Non portare l’animale in ambulatorio o in clinica veterinaria fino a quando non avrai avuto indicazioni dal personale della struttura. Raccontagli di qualsiasi contatto che l’animale avrebbe avuto con qualcuno infetto da nCoV- 2019.

– Se il mio animale domestico o un altro animale è stato in contatto con qualcuno che è malato, possono diffondere la malattia ad altre persone?
Non sappiamo ancora se gli animali possono essere infettati. Inoltre, non sappiamo se possono ammalarsi a causa del nuovo coronavirus. Attualmente non ci sono prove che gli animali possano essere infettati con questo nuovo coronavirus e che possano essere fonte di infezione per le persone. Comunque, molte situazioni sono in rapida evoluzione e pertanto le informazioni saranno aggiornate non appena disponibili.

– Quali sono le preoccupazioni relative agli animali domestici che sono stati in contatto con persone infette da questo virus?
Mentre sembra che questo virus possa essere emerso da una fonte animale, ora si sta diffondendo da persona a persona. Si ritiene che la diffusione da persona a persona si verifichi principalmente attraverso goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Al momento, non è chiara la capacità di diffusione di questo virus tra le persone. È importante sottolineare che fino ad oggi non ci sono dati che indicano che i cani ed i gatti possano essere infettati dal nCoV-2019.

– Cosa si dovrebbe fare con gli animali nelle aree in cui il virus è attivo?
Attualmente non ci sono prove che gli animali domestici possano essere infettati da questo nuovo coronavirus. Questa è una situazione in rapida evoluzione e le informazioni verranno aggiornate man mano che saranno disponibili. Sebbene non ci siano state segnalazioni di animali domestici o altri animali che si ammalano con il nCoV-2019, diversi tipi di coronavirus possono causare malattie negli animali e diffondersi tra animali e persone. Fino a quando non ne sapremo di più, nelle aree dove il virus è attivo, bisognerebbe evitare il contatto con gli animali e indossare una mascherina se si interagisce con gli animali o se ne prende cura. Tuttavia, le persone con diagnosi di nCoV-2019 dovrebbero stare lontano dagli animali domestici per proteggerli dal potenziale di diffusione della malattia.

– I medici veterinari dovrebbero iniziare a vaccinare i cani contro il coronavirus canino a causa del rischio di nCoV- 2019?
I vaccini contro il coronavirus canino disponibili hanno lo scopo di proteggere l’infezione da coronavirus enterico e NON sono autorizzati per la protezione contro le infezioni respiratorie. I medici veterinari NON dovrebbero usare tali vaccini nell’attuale epidemia pensando che possano essere una forma di protezione incrociata contro nCoV-2019. Non ci sono assolutamente prove che in cani vaccinati, i vaccini disponibili in commercio forniscano una protezione crociata contro l’infezione da nCoV-2019, poiché i virus enterici e respiratori sono varianti nettamente diverse di coronavirus. Nessun vaccino è attualmente disponibile per l’infezione da coronavirus respiratorio nel cane. [Informazioni dal gruppo delle linee guida sulla vaccinazione della WSAVA].

VERSIONE FINALE DEL 9 FEBBRAIO 2020
Fonte: https://wsava.org/wpcontent/uploads/2020/02/nCOV_WSAVAAdvisory-Document-final-05.02.2020.pdf

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