I Carabinieri del NAS di Parma, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Forestali, hanno condotto un’importante ispezione igienico-sanitaria presso un’azienda agrituristica situata nella Valle del Secchia, nell’ambito delle iniziative di contrasto alla Peste Suina Africana. L’intervento si inserisce in una più ampia strategia per prevenire la diffusione di questa grave malattia che colpisce i suini, con potenziali ripercussioni sull’economia e sulla salute pubblica.
Nessuna carne suina irregolare, ma carenze igieniche evidenti
Sebbene durante il controllo non siano state trovate carni prive di tracciabilità, gli ispettori hanno rilevato significative problematiche igienico-sanitarie nei locali dell’agriturismo. Nelle aree destinate alla cucina e alla dispensa sono stati riscontrati:
- Ragnatele, polvere e residui di unto;
- Tracce di alimenti non smaltiti correttamente;
- Mancanza di zanzariere alle finestre, favorendo l’ingresso di insetti;
- Bidoni dei rifiuti privi di chiusura automatica a pedale.
Queste carenze rappresentano un rischio sia per la salubrità degli alimenti prodotti sia per il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare.
Provvedimenti e sanzioni
A causa delle violazioni riscontrate, il legale responsabile dell’agriturismo è stato sanzionato con una multa di 1.000 euro. Questo intervento sottolinea l’importanza di mantenere elevati standard igienici, soprattutto in attività che operano nel settore della ristorazione e ospitalità, garantendo la sicurezza dei consumatori.
La lotta alla peste suina africana continua
Il controllo rientra in un’ampia attività di monitoraggio svolta dai Carabinieri, volta a prevenire ogni possibile elemento che possa contribuire alla diffusione della Peste Suina Africana. Questa malattia, sebbene non trasmissibile all’uomo, ha un impatto devastante sulla filiera agroalimentare e sull’ecosistema.
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