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Conti pubblici: debito pubblico italiano in continua crescita, sfiora il record del Covid

Il debito pubblico italiano raggiunge livelli record nel 2024, evidenziando un'accelerazione preoccupante. Scopri i dettagli nel report di Unimpresa.

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L’ascesa del debito pubblico italiano: una panoramica preoccupante

Il debito pubblico italiano ha toccato nel 2024 la cifra di 2.962,3 miliardi di euro, con una crescita media mensile di 10,4 miliardi. Questo dato rappresenta un’accelerazione significativa rispetto al 2023, quando il debito si era attestato a 2.868,4 miliardi, con un incremento mensile di 8,8 miliardi.

La dinamica riflette una tendenza iniziata con la pandemia di Covid-19, quando il debito aveva raggiunto livelli record per finanziare misure straordinarie. Nel 2020, la crescita mensile aveva toccato il picco storico di 13,5 miliardi.

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Gli ultimi anni: tra pandemia e politiche restrittive

Secondo il report del Centro studi di Unimpresa, il ritmo di crescita del debito, pur rallentando dopo il 2020, non è mai tornato ai livelli pre-pandemia. Nel 2021, il debito ha raggiunto i 2.685,2 miliardi, con una crescita mensile di 9 miliardi, mentre nel 2019, pre-Covid, il valore era di 2.414,3 miliardi, con un incremento mensile di soli 2,5 miliardi.

Tra le cause principali dell’accelerazione recente, il report evidenzia:

  • Tassi di interesse più alti, legati alla politica monetaria restrittiva della BCE.
  • Aumento della spesa pubblica.
  • Difficoltà nel perseguire un consolidamento fiscale efficace.

Un confronto storico: dai primi anni 2000 ad oggi

Negli ultimi decenni, il debito pubblico italiano è cresciuto in modo graduale fino al 2020, quando la pandemia ha segnato una svolta. Nei primi anni 2000, l’incremento era più contenuto, con una crescita mensile media di 1,9 miliardi nel 2000. Tuttavia, dal 2005 al 2009, il ritmo è aumentato significativamente, raggiungendo i 1.839,5 miliardi, preludio della crisi finanziaria globale.

Un futuro incerto: la necessità di interventi strutturali

Con il debito che nel 2024 supera i 2.962 miliardi, il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, sottolinea l’urgenza di interventi strutturali:

“Se non invertiamo questa dinamica, il peso sul bilancio dello Stato diventerà insostenibile”.

Questo trend conferma l’importanza di una gestione oculata delle finanze pubbliche, per evitare che il debito raggiunga ritmi di crescita insostenibili.

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