
Il testo integrale del discorso con il quale il premier Conte estende con un nuovo provvedimento a tutta l’Italia le restrizioni che appena qualche giorno fa aveva previsto per la Lombardia e quattordici province del Nord Italia. Inoltre saranno sospese tutte le manifestazioni sportive compreso il campionato di calcio.
“Buonasera a tutti. Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione come Governo. Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini. Io stesso lo sto sperimentando per me. Con la massima comprensione da questo punto di vista per tutti gli Italiani.
Capisco le famiglie, i giovani che nel tempo libero sono soliti andare nei centri commerciali, frequentare i propri coetanei, riempire i bar, ritrovarsi a gustare un aperitivo in un momento di socialità. Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo, alla luce delle nostre raccomandazioni, potranno essere modifiche e anche adattate alle esigenze. Ma purtroppo tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e sub intensiva e anche ahime delle persone decedute. In particolare ai loro cari va tutta la vicinanza nostra del Governo e penso di poter interpretare di tutti gli Italiani.
Le nostre abitudini quindi vanno cambiate, vanno cambiate ora.
Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia e quando parlo dell’Italia parlo dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni.
Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti.
E’ per questo che ho deciso, d’accordo con gli altri componenti del Governo, di adottare misure ancora più forti, ancora più stringenti, per riuscire a contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus e tutelare così la salute di tutti i cittadini che vorrei ricordare è nostro obiettivo primario, pur cercando di contemperare fin quanto possibile anche altri interessi che meritano di essere tutelati.
Ma se la salute dei cittadini, la salute pubblica è un bene che, messo a repentaglio, noi siamo costretti a scegliere, a imporre sacrifici per quanto riguarda gli altri interessi pur meritevoli di tutela.
E’ per questo che sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “Io resto a casa”.
Non ci sarà più una zona rossa, non ci sarà più una zona uno e una zona due della penisola.
Ci sarà l’Italia, un’Italia zona protetta.
Saranno quindi da evitare su tutto il territorio della penisola gli spostamenti a meno che non siano motivati da tre specifiche circostanze: comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute.
Aggiungiamo in questo provvedimento anche un divieto degli assembramenti all’aperto in locali aperti al pubblico. Comprendiamo la voglia di socialità anche dei giovani, abbiamo visto tutti episodi e fotografie anche dove la movida, dove c’è molto divertimento, si consumano delle bevande al di fuori dei locali e dei bar. Non ci possiamo permettere più queste occasioni di aggregazione che diventano occasioni di contagio.
Credetemi non è facile. Sono pienamente consapevole della responsabilità e anche della gravità nell’adottare queste misure in tutta la Penisola, ma sono costretto ad intervenire in modo ancor più deciso per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili e più vulnerabili.
Viviamo in un sistema in cui noi garantiamo la sanità e il diritto alle cure e alla salute a tutti. E’ un fondamento, un pilastro e direi la caratteristica del nostro sistema di civiltà. non possiamo quindi permetterci su questo abbassare la guardia.
Oggi è il momento della responsabilità, noi tutti abbiamo una grande responsabilità, voi tutti cittadini con me.
Penso anche a tutti i medici e infermieri che sono in trincea in queste settimane e che lavorano senza sosta, stanno facendo di tutto con turni molto impegnativi per assistere e curare le persone contagiate da coronavirus.
Oggi nel prendere queste misure dobbiamo pensare anche a loro che rischiano, pensate, con grande gesto di solidarietà, la propria salute per curare la salute del prossimo.
La decisione giusta oggi è quella di restare a casa.
Il futuro nostro, dell’Italia è nelle nostre mani, queste mani devono essere mani responsabili oggi più che mai. Ognuno deve fare la propria parte.
Ed è per questo quindi che da oggi varranno su tutto il territorio della Penisola queste misure che noi abbiamo già predisposto per la parte settentrionale come sapete, Lombardia più province giusto qualche giorno fa.
Abbiamo anche adottato in aggiunta un’altra misura per quanto riguarda le manifestazioni sportive. A questo punto in questo contesto non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, penso al campionato di calcio. Quindi mi dispiace dirlo ma tutti, anche i tifosi devono prenderne atto e non consentiremo neppure che possano essere utilizzate le palestre per lo svolgimento di attività sportive.”
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