A cura di Dave Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments
La BCE ha seguito l’esempio della Federal Reserve statunitense e ha effettuato un altro aumento dei tassi di 25 pb, sottolineando che ogni ulteriore aggiustamento dipenderà dai dati.
Le sottili modifiche apportate alla formulazione dell’ultima dichiarazione di politica monetaria suggeriscono che i tassi sono o si stanno avvicinando al livello che il comitato ritiene “sufficientemente restrittivo” per avviare l’inflazione verso l’obiettivo del 2% a medio termine. Mentre l’economia statunitense ha finora superato l’inasprimento delle condizioni finanziarie e il fallimento di qualche banca, confondendo molti con la sua resilienza, l’Eurozona è rimasta a malapena fuori dal territorio di contrazione negli ultimi 9 mesi e le ultime indagini PMI e sulle condizioni del credito suggeriscono che resterà difficile ottenere crescita, anche se la disoccupazione rimane storicamente bassa.
A questo proposito, la BCE dovrebbe ritenere che la politica monetaria stia effettivamente “mordendo” e che nelle prossime riunioni il dibattito si sposterà su quando fare una pausa, piuttosto che su quanti altri rialzi siano probabilmente necessari.
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