Durante il Richmond IT Director Forum, tenutosi a Rimini dal 10 al 12 novembre, Arash Ajoudani, direttore del laboratorio HRII Human Robot Interaction and Interfaces dell’IIT, ha presentato i vantaggi dei cobot. Questi robot, grazie all’unione di AI e robotica, stanno trasformando l’industria e il settore sanitario, con previsioni di crescita del mercato globale AI che raggiungeranno 1,5 trilioni di dollari entro il 2030.
Impatti industriali e sanitari: produttività e precisione in crescita
Nel settore industriale, i cobot riducono i tempi di produzione del 30% e i costi di manodopera del 25%. In ambito sanitario, migliorano la precisione del 50% e riducono il recupero post-operatorio del 40%. Inoltre, grazie all’AI, le diagnosi sono più rapide e i trattamenti personalizzati, con una crescita annuale del mercato sanitario del 45%.
MOCA e RealMove: il futuro della robotica collaborativa
Ajoudani ha presentato MOCA, un robot collaborativo mobile, e RealMove, un sistema markerless per il tracciamento dei movimenti corporei. Quest’ultimo è stato progettato per prevenire le cadute degli anziani e aiutare i non vedenti, dimostrando il potenziale dei cobot nell’assistenza sanitaria.
Ergonomia fisica e cognitiva: migliorare il benessere lavorativo
L’introduzione dei cobot sta contribuendo a ridurre danni muscoloscheletrici, che in Italia costano 8 miliardi di euro all’anno. Parallelamente, cresce l’attenzione all’ergonomia cognitiva, che mira a ridurre lo stress mentale e migliorare la qualità del lavoro, calibrando ritmi e flussi sulle esigenze individuali.
Sfide etiche e sociali: il lato oscuro della robotica
Ajoudani ha sottolineato che la robotica AI-based potrebbe aumentare il senso di inutilità nelle persone. “L’ergonomia cognitiva può diventare il nostro alleato o il nostro peggior nemico”, ha avvertito, evidenziando l’importanza di un equilibrio tra innovazione e benessere umano.
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