Cina e Stati Uniti trovano l’intesa: addio ai dazi?

Accordo commerciale dopo anni di tensioni: meno tariffe, più cooperazione e un balzo nei traffici marittimi

Un nuovo dialogo basato sul mutuo vantaggio

Dopo anni di tensioni commercialiCina e Stati Uniti compiono un passo importante verso la normalizzazione dei rapporti. A Londra, dal 9 al 10 giugno 2025, si è tenuto il primo incontro del meccanismo di consultazione economica e commerciale tra le due potenze. L’esito? Un’intesa che riduce drasticamente le tariffe bilaterali e segna l’inizio di un nuovo corso di cooperazione economica.

Il vicepremier cinese He Lifeng e il segretario al Tesoro USA Scott Bessent, insieme ad altri alti rappresentanti, hanno ribadito la volontà di entrambi i Paesi di privilegiare il dialogo alla contrapposizione.

Taglio dei dazi e boom nei trasporti

Il cuore dell’accordo riguarda i dazi doganali: gli Stati Uniti eliminano il 91% delle tariffe aggiuntive sui beni cinesi, mentre la Cina rimuove lo stesso ammontare di tariffe di ritorsione. In parallelo, vengono sospese per 90 giorni le tariffe reciproche del 24%. Un sollievo per molti settori economici globali.

Gli effetti si sono visti immediatamente: secondo Vizion, le prenotazioni di container dalla Cina agli USA sono cresciute del 300%. Il porto di Yantian, uno dei principali hub cinesi, ha registrato un +60% nel traffico container giornaliero.

Il valore strategico della cooperazione

Come sottolineato dal professor Sun Taiyi, intervenuto su CGTN, la cooperazione strategica è apparsa evidente a Londra. Le due delegazioni hanno riconosciuto che i rapporti economici bilaterali non sono solo un terreno di scontro, ma uno spazio per vantaggi comuni.

Un messaggio chiaro anche per l’economia globale, che può trovare stabilità solo attraverso l’integrazione e il dialogo, soprattutto tra i due maggiori attori commerciali del pianeta.

L’inizio di una nuova fase?

Il presidente cinese Xi Jinping e quello statunitense Donald Trump, durante una telefonata del 5 giugno, avevano già dato segnali positivi. Ora quell’intenzione si traduce in un’intesa concreta, con l’auspicio che il negoziato commerciale possa evolversi in una più ampia relazione strategica tra le due nazioni.

Il rappresentante cinese Li Chenggang ha parlato di “fiducia rafforzata” e di “sviluppo sano e costante” dei rapporti economici. Un linguaggio che, dopo anni di minacce e ritorsioni, lascia spazio a una nuova narrativa fatta di reciprocità, stabilità e apertura.


Domande e risposte

1. Cosa prevede l’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti del giugno 2025?
La riduzione del 91% delle tariffe aggiuntive e la sospensione per 90 giorni delle tariffe del 24%.

2. Quando si è svolto l’incontro tra le due delegazioni?
Dal 9 al 10 giugno 2025 a Londra.

3. Quali sono gli effetti immediati dell’accordo?
Aumento del 300% nelle prenotazioni di container dalla Cina agli USA.

4. Qual è il ruolo del porto di Yantian in questo scenario?
Gestisce oltre un quarto delle esportazioni cinesi verso gli USA ed è stato il primo a registrare l’incremento.

5. Chi ha rappresentato gli USA e la Cina all’incontro di Londra?
He Lifeng per la Cina; Scott Bessent, Howard Lutnick e Jamieson Greer per gli USA.

6. Questo accordo sostituisce quello raggiunto a Ginevra?
No, lo consolida e ne amplia l’applicazione.

7. Che ruolo ha avuto la telefonata tra Xi e Trump?
Ha anticipato e favorito l’accordo raggiunto a Londra.

8. Cosa ha detto il professor Sun Taiyi sulla cooperazione?
Che entrambe le parti hanno compreso i vantaggi di una collaborazione strategica rispetto al conflitto.

9. Quali settori beneficiano dell’intesa?
Logistica, manifatturiero, agroalimentare e tecnologia.

10. Questo accordo è definitivo?
È un primo passo verso una stabilizzazione duratura, ma restano questioni aperte da negoziare.

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