L’annuncite, patologia tipicamente di molti politici che consiste nell’annunciare cose che poi non si fanno, viene contestata, riferendola al Governo, anche dal Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, nel corso della conferenza stampa a conclusione della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente. Basta con gli slogan e si pensi a scuola e famiglia, dice Galantino che insiste “Noi diciamo che la famiglia non ci sembra messa al centro della società”. Sul lavoro in particolare ci sono “troppe bandiere che sventolano” ed si dice “sempre preoccupato quando alcuni temi decisivi vengono posti sul piano dello scontro”, perché “la categoria del contro è sterile” e “alla fine ci saranno morti da una parte e dall’altra” e vengono adottate “soluzioni a mezz’aria”.
Un secco no arriva sulle unioni civili, cioè il riconoscimento delle cosiddette unioni di fatto o all’accesso al matrimonio da parte di coppie di persone dello stesso sesso.
“La Chiesa con grande coraggio sta dicendo cosa bisogna fare di fronte a questa piaga” ha poi detto Galantino con riferimento agli ultimi provvedimenti di Papa Francesco contro la pedofilia e specificamente contro i vescovi Jozef Wesolowski, ex nunzio apostolico, e il vescovo paraguaiano Rogelio Ricardo Livieres Plano.
“Le parole sono importanti” diceva l’attore e registra Moretti in un film e lo dice anche il PD secondo il quale le parole della Cei sono “un importante appello rivolto a tutti gli attori politici” e il “governo sta lavorando per rispondere con i fatti”. Lo dice Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd che aggiunge: “Conosciamo bene le difficoltà e le sofferenze di tanti lavoratori e di tante famiglie”,abbiamo varato “la più grande redistribuzione di risorse degli ultimi anni”.”Così è per la riforma del lavoro che,fuori da polemiche ideologiche,estende tutele e diritti a chi fino ad oggi non li ha avuti”.
Cei. Galantino bacchetta governo. PD: risponderemo con i fatti
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