L’aggressione a Finale Ligure
Un episodio inquietante si è verificato nella giornata di ieri a bordo di un treno Intercity in viaggio da Milano a Ventimiglia. Una capotreno di 32 anni è stata aggredita da una madre e una figlia prive di biglietto. L’incidente è avvenuto all’altezza della stazione di Finale Ligure, nella provincia di Savona.
Durante il consueto controllo per la verifica dei titoli di viaggio, le due passeggere, anziché regolarizzare la loro posizione, hanno reagito con violenza. Hanno spintonato la capotreno, facendola cadere a terra. La donna è stata successivamente ricoverata per le ferite riportate ed è attualmente sotto choc.
Un fenomeno preoccupante
Questo non è un caso isolato. La sicurezza sui treni regionali e a lunga percorrenza è sempre più a rischio. In passato, episodi simili hanno coinvolto altri lavoratori del settore ferroviario:
- Un capotreno era stato accoltellato a Rivarolo, vicino Genova.
- Un’altra capotreno aggredita da tre persone si era verificata a Savona.
Le statistiche mostrano un crescente numero di aggressioni, sottolineando la necessità di misure più efficaci per proteggere il personale.
La sicurezza sui treni: una priorità
L’aumento degli episodi di violenza solleva interrogativi sull’efficacia dei protocolli di sicurezza attualmente in vigore. È fondamentale che le autorità competenti adottino strategie preventive, come:
- Maggiore presenza delle forze dell’ordine sui treni e nelle stazioni.
- Implementazione di sistemi di videosorveglianza più avanzati.
- Formazione specifica per il personale ferroviario su come gestire situazioni critiche.
Solo attraverso un approccio mirato si potrà garantire un ambiente sicuro per passeggeri e lavoratori.
Gli episodi di violenza come quello avvenuto a Finale Ligure non dovrebbero mai essere tollerati. Proteggere il personale ferroviario è una responsabilità che coinvolge tutti, dalle istituzioni ai singoli cittadini. Tu cosa ne pensi? Esprimi la tua opinione nel form in basso. Il tuo contributo può fare la differenza.