Attiva la procedura INPS per i datori di lavoro: incentivi contributivi del 100% per assumere giovani under 35 e donne svantaggiate
L’incentivo del decreto Coesione: a chi spetta
Il bonus giovani e il bonus donne sono due agevolazioni contributive introdotte dal decreto Coesione (D.L. n. 60/2024), pensate per favorire l’occupazione stabile. Prevedono l’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro mensili per lavoratore, che diventano 650 euro in caso di occupazione in una Regione ZES o per assunzioni femminili.
Gli incentivi si applicano alle assunzioni a tempo indeterminato o alla trasformazione da tempo determinato effettuate entro il 31 dicembre 2025.
Chi può accedere agli sgravi: i requisiti
Per beneficiare dell’esonero giovani, il lavoratore deve:
- avere meno di 35 anni al momento dell’assunzione;
- non aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
Per il bonus donne, invece, valgono più situazioni:
- donne disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti;
- donne disoccupate da almeno 6 mesi e residenti in Regioni ZES del Mezzogiorno;
- donne impiegate in settori con disparità occupazionale di genere (come stabilito dal Regolamento UE n. 651/2014).
Come fare domanda online sul Portale delle Agevolazioni
Dal 16 maggio 2025, i datori di lavoro possono inviare la richiesta tramite il modulo “Incentivi decreto Coesione” disponibile nel Portale delle Agevolazioni INPS (ex DiResCo).
Esempio pratico:
Un’azienda che vuole assumere un giovane di 28 anni a tempo pieno, mai occupato prima, con retribuzione lorda di 1.500 euro e sede in Lombardia, può richiedere lo sgravio da 500 euro/mese.
Se invece assume una donna disoccupata da 24 mesi residente in Calabria, lo sgravio può salire a 650 euro/mese.
Documenti richiesti e obblighi da rispettare
Oltre alla compilazione telematica, l’azienda deve:
- dichiarare la sussistenza dei requisiti del lavoratore;
- rispettare il diritto di precedenza (art. 31, D.Lgs. 150/2015);
- non essere in crisi aziendale, salvo casi particolari;
- non aver ricevuto altri finanziamenti sugli stessi costi;
- rispettare gli obblighi di trasparenza e comunicazione FSE+.
È inoltre obbligatorio conservare un fascicolo elettronico con tutta la documentazione, da esibire in caso di controlli da parte di INPS, Ispettorato del Lavoro o altri enti.
Verifica della fruibilità e contatore fondi
Prima dell’invio, il portale permette di verificare la disponibilità residua dei fondi.
Dopo l’invio:
- l’INPS verifica i requisiti, calcola l’importo spettante, e controlla il Registro nazionale aiuti di Stato;
- in caso di esito positivo, si ha 10 giorni per trasmettere la comunicazione obbligatoria di assunzione.
Ricorda: il beneficio è riconosciuto solo in presenza di un incremento occupazionale netto, rispetto alla media degli occupati nei 12 mesi precedenti.
Domande e risposte
1. Chi può presentare domanda per il bonus?
Tutti i datori di lavoro privati che assumono secondo i requisiti previsti dal decreto.
2. Posso fare domanda per un’assunzione già effettuata?
Sì, purché l’assunzione sia avvenuta dal 1° settembre 2024 al 15 maggio 2025.
3. Il bonus è cumulabile con altri incentivi?
No, non è cumulabile con altri benefici sugli stessi costi.
4. L’incentivo è automatico?
No, va richiesto tramite modulo telematico INPS.
5. Serve la firma del lavoratore?
No, ma è obbligatorio indicarne il codice fiscale e i dati anagrafici.
6. Quanto dura l’agevolazione?
Fino a 12 mesi dall’assunzione, entro i limiti mensili previsti.
7. Posso fare domanda per più lavoratori?
Sì, ma serve una domanda per ciascun lavoratore.
8. Cosa succede se i fondi finiscono?
La domanda sarà respinta per mancanza di risorse.
9. La domanda può essere modificata dopo l’invio?
Solo in caso di rigetto o comunicazione integrativa INPS.
10. Posso usare il bonus per lavoratori a tempo parziale?
Sì, ma il tetto del bonus viene rimodulato in proporzione all’orario.
Lascia un commento