Via libera all’esonero contributivo per chi assume giovani con contratto a tempo indeterminato, ma resta il nodo delle domande retroattive
Nuove assunzioni agevolate: ecco a chi spetta il bonus giovani
Con il decreto n. 66/2025, il Ministero del Lavoro ha definito ufficialmente le regole per usufruire del bonus giovani, l’incentivo previsto dal decreto Coesione per favorire l’occupazione stabile degli under 35. L’incentivo consiste in un esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminatogiovani che non hanno mai avuto un impiego stabile.
Possono accedere anche coloro che trasformano un contratto a termine in tempo indeterminato. Il bonus si applica alle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
Quanto vale l’esonero: fino a 650 euro al mese per ogni giovane assunto
Il beneficio economico previsto dal bonus è davvero interessante: copre il 100% dei contributi INPS a carico del datore di lavoro fino a un massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore. Tuttavia, nelle regioni del Sud Italia(Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) il limite sale a 650 euro mensili.
Attenzione però: l’agevolazione non può superare il 50% dei costi salariali sostenuti dall’impresa.
Requisiti dei lavoratori: chi può davvero beneficiare del bonus
Il lavoratore da assumere deve:
- avere meno di 35 anni al momento dell’assunzione;
- non essere mai stato assunto a tempo indeterminato, nemmeno tramite apprendistato non confermato.
È ammessa la portabilità dell’incentivo se il giovane è stato assunto in precedenza da un datore che non ha esaurito tutto il bonus. Restano esclusi i lavori domestici e i contratti di apprendistato.
Condizioni e limiti per i datori di lavoro
Per ottenere il bonus, il datore di lavoro deve:
- essere in regola con il DURC;
- rispettare la contrattazione collettiva e le normative sul lavoro;
- non aver violato il diritto di precedenza nella riassunzione di altri dipendenti.
In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo nei sei mesi successivi all’assunzione, anche di un collega con la stessa qualifica, il beneficio viene revocato e dovrà essere restituito.
Come fare domanda: i passaggi obbligatori
La domanda all’INPS deve essere presentata prima dell’assunzione e contenere:
- dati dell’azienda e del lavoratore;
- tipo di contratto e retribuzione prevista;
- sede effettiva del lavoro.
Una volta approvata, l’INPS assegna 10 giorni di tempo per procedere all’assunzione. Questo è il nodo che sta creando più problemi.
La grande incognita: le assunzioni già effettuate
Molti datori di lavoro hanno già assunto giovani che rientrano nei requisiti, prima dell’autorizzazione UE (31 gennaio 2025) o prima della pubblicazione del decreto. In questi casi, non era possibile inviare la domanda preventiva, rendendo incerte le possibilità di fruire dell’esonero.
Il decreto prevede che in queste situazioni l’INPS potrà comunque accantonare le risorse, ma sarà necessaria una circolare esplicativa per capire se le assunzioni pregresse verranno ammesse al beneficio.
Opportunità concreta, ma con cautela
Il bonus giovani 2025 rappresenta un’interessante opportunità per incentivare il lavoro stabile tra i più giovani, in particolare nel Mezzogiorno. Tuttavia, tra limiti di spesa, tempistiche rigide e iter burocratici complessi, rischia di trasformarsi in una corsa a ostacoli. Fondamentale, ora, attendere le istruzioni operative dell’INPS.
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