La necessità di un taglio ai tassi di interesse
Il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, ha sottolineato l’urgenza di un intervento sui tassi di interesse da parte della Bce. Con l’inflazione scesa al 2,5% e una crescita economica stagnante, mantenere il costo del denaro agli attuali livelli (3,25% sui depositi e 3,40% per i rifinanziamenti) rischia di aggravare il rallentamento economico. Un taglio dei tassi di almeno 25-50 punti base potrebbe rappresentare una svolta per famiglie e imprese.
Rilanciare l’economia attraverso il credito
Secondo Spadafora, un accesso più agevole al credito è fondamentale per sostenere la domanda interna. Solo con costi finanziari più bassi, le imprese potranno tornare a investire in innovazione, mentre le famiglie avranno maggiore capacità di spesa. Il rallentamento degli investimenti produttivi e dei consumi privati sta infatti comprimendo l’intera economia europea.
Un appello a una politica monetaria più accomodante
La Bce è chiamata ad adottare un approccio più coraggioso e proattivo. L’attuale politica restrittiva, se giustificata in passato per combattere l’inflazione, oggi appare superata e dannosa. Il prossimo Consiglio direttivo, previsto per il 12 dicembre, rappresenta un’occasione storica per ripristinare condizioni favorevoli alla crescita economica.
Un deciso taglio dei tassi da parte della Bce non è solo auspicabile, ma necessario per evitare una pericolosa spirale recessiva. È il momento di agire con coraggio, garantendo un futuro più stabile e prospero per l’economia europea.
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