Negli ultimi giorni, i problemi legati ai pagamenti elettronici hanno creato notevoli disagi per i commercianti di tutta Italia. Unimpresa denuncia le conseguenze di questa situazione, evidenziando i rischi di un’economia sempre più dipendente dai sistemi digitali.
L’impatto dei disservizi sui commercianti
Il blocco dei circuiti di carte di credito e debito ha colpito in particolare i piccoli esercizi commerciali. Per loro, l’impossibilità di accettare pagamenti elettronici significa:
- Perdita di vendite, con un impatto diretto sui ricavi.
- Danno reputazionale, poiché i clienti richiedono esperienze d’acquisto rapide e senza intoppi.
Secondo Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, questi problemi risultano ancora più gravi in periodi chiave per il commercio, come il Black Friday e le festività natalizie, quando le vendite dovrebbero aumentare, non essere frenate da limiti tecnologici.
La fragilità delle infrastrutture digitali
L’episodio mette in luce i limiti delle infrastrutture tecnologiche italiane:
- Nonostante gli investimenti nel settore fintech, i sistemi non sono abbastanza sicuri e resilienti.
- La dipendenza da pochi fornitori di servizi aumenta i rischi di blackout operativi.
Secondo Unimpresa, è fondamentale investire nella modernizzazione di reti e data center, migliorando la sicurezza e la ridondanza per evitare situazioni simili in futuro.
Il ruolo fondamentale del contante
Mentre si promuove una società cashless, il contante si conferma una risorsa essenziale per:
- Garantire la continuità delle transazioni economiche nei casi di emergenza.
- Offrire un’alternativa ai commercianti, spesso penalizzati dalle commissioni elevate dei pagamenti elettronici.
Giovanna Ferrara sottolinea come il contante rappresenti una forma di libertà economica, soprattutto per le piccole imprese. Assicurarne l’utilizzo è una questione di buon senso e sicurezza.
Cosa ne pensi di questa situazione? Condividi la tua opinione lasciando un commento nel form qui sotto!