Home Economia Banche italiane: tassi troppo bassi, penalizzati piccoli risparmiatori e famiglie

Banche italiane: tassi troppo bassi, penalizzati piccoli risparmiatori e famiglie

Tassi sui conti correnti sotto lo 0,35% per la maggior parte dei depositi. Solo i grandi risparmi ottengono rendimenti leggermente più alti.

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Un problema crescente: tassi di interesse troppo bassi

Il Centro studi di Unimpresa denuncia una situazione preoccupante per i risparmiatori italiani: i tassi d’interesse sui conti correnti sono ai minimi storici. Per i saldi inferiori a 50.000 euro, i tassi medi variano tra lo 0,15% e lo 0,20%, mentre per somme tra 50.000 e 250.000 euro non superano lo 0,35%. Solo i grandi depositi, sopra i 250.000 euro, raggiungono un massimo dell’1,57% in alcune regioni come il Trentino-Alto Adige.

La disparità tra tassi attivi e passivi

Nonostante i tassi ufficiali della BCE abbiano toccato il 4,5%, le banche italiane continuano a offrire rendimenti bassissimi ai correntisti, trattenendo invece margini elevati grazie ai tassi applicati su mutui e prestiti, che superano spesso il 6% o il 7%. Questo squilibrio ha generato utili record per le banche, che nel 2023 hanno raggiunto i 40,6 miliardi di euro e potrebbero superare i 50 miliardi nel 2024.

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Impatto regionale: Nord vs Sud

L’analisi evidenzia anche forti disuguaglianze regionali:

  • Nord Italia: i tassi sui grandi depositi superano l’1% in regioni come Trentino-Alto Adige, Lombardia ed Emilia-Romagna.
  • Sud Italia: i rendimenti sono significativamente inferiori, con tassi sotto lo 0,5% per depositi simili in Calabria e Basilicata.

I piccoli risparmiatori sono penalizzati ovunque, con tassi medi tra lo 0,15% e lo 0,20%, incapaci di contrastare la perdita di valore dovuta all’inflazione.

Confronto europeo: Italia in ritardo

In altri Paesi europei, come Germania e Francia, i depositi sopra i 50.000 euro sono remunerati con tassi superiori all’1,5%, grazie a una maggiore competizione bancaria e politiche più equilibrate.

Le dichiarazioni di Unimpresa: serve un intervento politico

Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, critica duramente il comportamento delle banche e chiede un intervento del governo per riequilibrare la forbice dei tassi. Secondo Spadafora, il risparmio è un diritto che deve essere tutelato, non una risorsa per arricchire esclusivamente gli azionisti.

Conclusione: cosa fare per migliorare la situazione

Per risolvere il problema, è necessario:

  • Trasparenza bancaria: allineare i tassi passivi ai livelli di mercato.
  • Maggior competizione: incentivare l’ingresso di nuovi operatori nel settore.
  • Intervento delle autorità: imporre regole per garantire equità tra risparmiatori e banche.

La tua opinione è importante! Scrivi nei commenti cosa ne pensi di questa situazione e come credi si possa migliorare.

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