Home Italia Bambina ingerisce una pila: salvata grazie alla collaborazione tra Meyer e Monasterio

Bambina ingerisce una pila: salvata grazie alla collaborazione tra Meyer e Monasterio

Un caso che sottolinea l’importanza della prevenzione: i medici lanciano un appello ai genitori

Il dottor Lo Piccolo e la dottoressa Lenares AOU Meyer Irccs
Il dottor Lo Piccolo e la dottoressa Lenares AOU Meyer Irccs
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Un episodio che poteva trasformarsi in tragedia si è fortunatamente risolto con un lieto fine grazie alla pronta collaborazione tra l’ospedale Meyer di Firenze e l’Ospedale del Cuore di Massa. Una bambina di appena un anno ha rischiato la vita dopo aver ingerito una pila a bottone, un oggetto di uso comune ma estremamente pericoloso per i bambini.

L’incidente è avvenuto giovedì scorso, quando la piccola è stata portata d’urgenza al pronto soccorso pediatrico del Meyer. I genitori avevano notato difficoltà nella deglutizione e hanno riferito ai medici che la bambina, poco prima di addormentarsi, aveva giocato con una pila.

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Gli specialisti dell’ospedale hanno immediatamente eseguito una radiografia, individuando il corpo estraneo bloccato nello sfintere esofageo superiore. Sebbene il punto più pericoloso per questi casi sia la parte centrale dell’esofago, data la vicinanza con l’arco aortico, i medici hanno deciso di intervenire con estrema urgenza.

Un pericolo sottovalutato: danni elettrici, chimici e meccanici

Secondo il chirurgo Roberto Lo Piccolo, responsabile dell’intervento, le pile a bottone possono provocare tre gravi danni:

  • Elettrico, poiché l’anodo e il catodo si attivano all’interno dell’esofago, causando ustioni in tempi rapidissimi.
  • Meccanico, per la pressione esercitata sulle pareti del tratto digerente.
  • Chimico, a causa del possibile rilascio di sostanze tossiche che aggravano ulteriormente le lesioni.

Data la vicinanza con i vasi sanguigni principali, il rischio di danni all’aorta è elevato e impone la necessità di un intervento multidisciplinare immediato.

Il trasferimento all’Ospedale del Cuore e il delicato intervento

Per garantire la massima sicurezza alla piccola paziente, è stato deciso il trasferimento all’Ospedale del Cuore di Massa, dove una squadra di cardiochirurghi, anestesisti e specialisti in terapia intensiva pediatrica era pronta a intervenire.

L’intervento endoscopico, eseguito dal dottor Lo Piccolo, è stato particolarmente complesso poiché la pila si era incastrata nei tessuti dell’esofago, provocando già una lesione. Utilizzando pinze microscopiche e strumenti di appena 5 millimetri di diametro, i medici sono riusciti a rimuovere l’oggetto senza ulteriori complicazioni. Fortunatamente, non si sono verificati danni aortici, ma la bambina è rimasta in terapia intensiva per diversi giorni per un attento monitoraggio.

Le sue condizioni sono progressivamente migliorate, permettendole di essere trasferita in un reparto pediatrico per la convalescenza.

Un problema diffuso: i medici lanciano un appello ai genitori

Questo caso è solo uno dei tre registrati in Toscana negli ultimi due mesi. A novembre, una bambina ha perso la vita a causa dell’ingestione di una pila, mentre un altro bambino è stato fortunatamente salvato.

Il dottor Lo Piccolo lancia un appello: “State attenti alle pile a bottone. Sono oggetti di uso comune ma estremamente pericolosi, soprattutto per i bambini più piccoli”.

L’invito dei medici è chiaro: tenere questi oggetti fuori dalla portata dei bambini e agire con la massima rapidità in caso di ingestione.

Cosa ne pensi di questa vicenda? Lascia un commento nel form in basso e condividi la tua opinione!

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