
In un drammatico attacco all’ambasciata di Israele a Belgrado, un poliziotto serbo è rimasto ferito mentre l’assalitore è stato ucciso. Secondo quanto riportato dalla televisione serba RTS, l’aggressore ha utilizzato una balestra per compiere l’attentato.
L’attacco: un atto di terrorismo
Il ministro dell’Interno serbo, Ivica Dačić, ha descritto l’attacco come un atto di terrorismo, sospettando che l’aggressore avesse motivazioni jihadiste. Dačić ha dichiarato che l’assalitore sembra essere un jihadista wahhabita, una fazione estremista dell’islam.
Misure precauzionali: fermate diverse persone
A seguito dell’attacco, diverse persone sono state fermate “a scopo precauzionale”, come ha annunciato il ministro Dačić. Le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza e prevenire ulteriori minacce.
Il ruolo della balestra nell’attacco
L’uso di una balestra per un attacco terroristico è inusuale e ha attirato l’attenzione delle autorità e dei media. Questo dettaglio ha sollevato ulteriori domande sulle modalità e le motivazioni dell’attentato.
Reazioni internazionali e locali
L’attacco ha scosso sia la comunità internazionale che quella locale. Le ambasciate e le istituzioni diplomatiche nella regione hanno aumentato le misure di sicurezza. Le autorità serbe, in collaborazione con quelle israeliane, stanno indagando a fondo per chiarire tutti gli aspetti dell’accaduto.
Un momento di tensione
Questo tragico evento ha messo in luce le tensioni esistenti nella regione e la minaccia costante del terrorismo. Le forze di sicurezza continuano a monitorare la situazione, mentre la comunità internazionale esprime solidarietà con le vittime e il popolo serbo.