Secondo uno degli ultimi sondaggi condotti dalla OSSIF, Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, sulle rapine e furti che avvengono in Banca e in altri settori a rischio come Poste, Tabaccherie, Farmacie, Grande Distribuzione, Esercizi commerciali e Trasporto Valori, tra gli obiettivi dei ladri le banche sono progressivamente sempre meno scelte come bersaglio.
L’aumento della sicurezza è andato di pari passo con la diminuzione dei furti alle Banche, a detta del Ministero dell’Interno le rapine sono scese dall’8,5% del 1998 al 2,9% nel 2012.
I reati ai danni degli operatori del trasporto valori invece registrano un incremento. La gestione di enormi somme di denaro e la particolare esposizione fa di questi indubbiamente un bersaglio molto allettante. Anche se a compiere questo tipo di colpi non è certo il ladro comune, ma bande ben organizzate e armate spesso non solo di pistole, che in azione risultano essere molto pericolose.
Rispetto al 2011, nel 2012 sono stati compiuti ben 47 colpi a portavalori, per una crescita complessiva del +2,2%. Di questi ben 32 sono andati a buon fine, per un bottino pari 24 milioni di euro. Non tutti i furti sono avvenuti con la medesima dinamica, possiamo infatti suddividerli in 3 principali tipologie di svolgimento:
- Assalto al furgone portavalori. Dei 47 casi, 25 sono stati attacchi diretti ai furgoni blindati, che hanno fruttato in totale oltre 11,6 milioni di euro.
- Rischio marciapiede. Così chiamati perché avvengono nel momento di carico/scarico del denaro dai furgoni portavalori; sono stati in totale 20, di cui 14 andati a buon fine, per un capitale sottratto di 1,5 milioni di euro.
- Attacchi a saleconta/caveau. Molto più rari i colpi alle sale conta aziendali, solo 2 in un anno, di cui 1 portato a termine dai rapinatori che hanno sottratto però ben 10,9 milioni di euro.
Gli assalti a mezzi di trasporto valori vengono quindi mediamente attaccati ogni 7 giorni, una percentuale di rischio davvero alta per le guardie che svolgono questo servizio.