Categoria: Agroalimentare

  • L’Europa alza le difese: verso un’agricoltura più equa o protezionismo mascherato?

    L’Europa alza le difese: verso un’agricoltura più equa o protezionismo mascherato?

    Un nuovo capitolo nelle relazioni commerciali UE-USA

    L’ipotesi della Commissione europea di introdurre restrizioni sulle importazioni agroalimentari dagli Stati Uniti sta facendo discutere. Una misura che, secondo Unimpresa, potrebbe rappresentare un passo fondamentale per garantire una concorrenza più equa per le aziende agricole europee. Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ha sottolineato come questa scelta non debba essere vista come un atto di chiusura, bensì come una necessità per permettere alle imprese europee di competere ad armi pari sul mercato globale.

    La tutela dell’agricoltura europea tra regole e necessità

    L’agroalimentare è uno dei settori strategici dell’economia italiana e, più in generale, dell’Unione Europea. La possibilità di stabilire standard comuni per tutti i mercati potrebbe garantire maggiore trasparenza e tutela per gli agricoltori locali. Attualmente, le aziende europee devono rispettare normative ambientali e sanitarie più rigide, mentre i prodotti importati spesso non sono soggetti agli stessi controlli. Questo squilibrio ha generato non poche preoccupazioni tra i produttori, che temono una competizione sleale.

    Importazioni in crescita: numeri e impatti economici

    Secondo il Centro studi di Unimpresa, nel 2022 l’Italia ha importato dagli Stati Uniti prodotti alimentari per 173 milioni di euro e bevande per 235 milioni di euro. Si tratta di un aumento rispetto ai 125 milioni di euro per il cibo e ai 199 milioni di euro per le bevande registrati nel 2020. A livello europeo, nel 2023, il valore totale delle importazioni agroalimentari ha toccato un record di 65 miliardi di euro. Questi dati dimostrano come le relazioni commerciali tra i due blocchi siano in continua crescita, ma anche quanto sia importante garantire un equilibrio nelle regole del mercato.

    Il fattore geopolitico: tra protezionismo e reciprocità

    La decisione dell’UE potrebbe essere vista come una risposta alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti. Negli ultimi anni, Washington ha spesso imposto restrizioni per proteggere la propria economia. La Commissione Europea, con questa scelta, sembra voler difendere il principio di reciprocità e valorizzare le eccellenze produttive europee. Tuttavia, questa mossa potrebbe portare a nuove tensioni diplomatiche, soprattutto in un contesto segnato dalle elezioni americane e dalla possibile rielezione di Donald Trump, da sempre promotore dell’America First.

    Quali scenari futuri per il commercio agroalimentare?

    Se l’UE dovesse confermare questa politica, potrebbero esserci ritorsioni commerciali da parte degli Stati Uniti e la necessità di affrontare le regole imposte dal WTO. L’Unione dovrà quindi dimostrare che le restrizioni non sono discriminatorie, ma basate su motivazioni scientifiche e tecniche. Nel frattempo, resta da capire quali saranno i prossimi passi della Commissione e quali prodotti potrebbero essere coinvolti in nuove restrizioni.

    L’argomento è caldo e il dibattito è aperto: cosa ne pensi di questa strategia dell’UE? Lascia un commento nel form in basso e facci sapere la tua opinione!

  • Cresce l’interesse per l’oleoturismo: opportunità per le aziende olivicole italiane

    Cresce l’interesse per l’oleoturismo: opportunità per le aziende olivicole italiane

    Nel 2023, 9,6 milioni di turisti enogastronomici hanno scelto l’Italia per esperienze culinarie uniche, segnando un aumento del 37% rispetto al 2016. Tra queste esperienze, cresce l’interesse per l’oleoturismo, con il 64% degli italiani desiderosi di esplorare itinerari legati all’olio d’oliva. Questa tendenza rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende olivicole italiane, che possono trasformarsi in protagoniste di un ecosistema virtuoso, promuovendo la cultura dell’olio e del territorio.

    Dal 30 gennaio all’1 febbraio 2025, la Fiera del Levante di Bari ospiterà EVOLIO Expo, un evento internazionale dedicato al settore. Organizzato da Senaf con il supporto del Dipartimento di Agricoltura della Regione Puglia e di Pugliapromozione, l’evento sarà un punto di incontro per produttori, buyer e professionisti interessati a scoprire le potenzialità dell’oleoturismo.

    Durante la manifestazione, esperti del settore guideranno i partecipanti attraverso sessioni pratiche per implementare il turismo dell’olio nelle loro attività, fornendo strumenti utili per attrarre turisti italiani e internazionali. Secondo il Rapporto sul Turismo dell’Olio, i visitatori apprezzano la possibilità di degustare olio evo abbinato a piatti locali (70%), assistere al processo produttivo (66%) e acquistare a prezzi competitivi (72%). L’esperienza si arricchisce ulteriormente con attività come cene tra gli ulivi e raccolta delle olive, un’opportunità per rafforzare il legame tra prodotto e territorio.

    EVOLIO Expo offrirà anche approfondimenti sui legami tra olio, salute e ambiente, con un focus sull’olio evo come “farmaco naturale” per una sana alimentazione. La presenza di stakeholder internazionali e masterclass pratiche completerà il ricco programma.

    L’oleoturismo si conferma così un settore chiave per promuovere la cultura dell’olio e favorire lo scambio tra produttori e acquirenti nei mercati globali.

    Cosa ne pensi dell’oleoturismo e delle opportunità offerte? Condividi la tua opinione nel form in basso!

  • Il progetto “Social farm” si conclude: un seminario per celebrare i risultati raggiunti

    Il progetto “Social farm” si conclude: un seminario per celebrare i risultati raggiunti

    Dopo due anni e mezzo di attività, il progetto Social farm giunge al termine, segnando un’importante tappa per l’agricoltura sociale in Sicilia. La cooperativa sociale ConSenso, capofila del progetto, organizza un seminario il prossimo 6 dicembre, alle ore 17:00, presso la tenuta Sant’Angela Merici in contrada Roccella, Caltanissetta. L’evento vedrà la partecipazione dei ragazzi coinvolti, delle loro famiglie, delle autorità cittadine e dei partner del progetto, tra cui le associazioni Amici del Cavallo 2, Progetto di Vita e la società agricola Lombardo Vini.

    Il ruolo dell’agricoltura sociale

    L’agricoltura sociale rappresenta una nuova frontiera nelle politiche sociali, coniugando tradizione e innovazione. Attraverso attività come la cura degli animali e il lavoro nei campi, il progetto ha promosso il benessere delle persone, specialmente quelle appartenenti a categorie fragili. Finanziato dalla Regione Siciliana con il programma PSR Sicilia 2014-2020, il progetto ha puntato su inclusione sociale, educazione ambientale e sostenibilità economica nelle zone rurali.

    Attività e laboratori

    Il percorso si è sviluppato attraverso numerosi laboratori, tra cui:

    • Onoterapia e ippoterapia con gli asini e i cavalli, in collaborazione con Amici del Cavallo 2.
    • Laboratori artigianali, come la lavorazione della ceramica raku.
    • Educazione ambientale e cura degli spazi verdi nella tenuta Sant’Angela Merici.
    • Educazione alimentare, grazie al coinvolgimento dell’azienda agricola Lombardo.

    Impatto sulla comunità

    Il progetto ha avuto un forte impatto sociale, coinvolgendo non solo i ragazzi del centro diurno ConSenso, affetti da autismo e disabilità psico-fisiche, ma anche le loro famiglie e la comunità locale. Inoltre, gli studenti dell’ITIS Mottura di Caltanissetta hanno partecipato attivamente, promuovendo un modello di integrazione che mette al centro le persone.

    Un modello per il futuro

    “Social farm” ha dimostrato come l’agricoltura possa diventare un mezzo per creare opportunità educative, percorsi lavorativi e benessere sociale. Grazie al lavoro congiunto dei partner, è stato possibile proporre soluzioni innovative che uniscono sviluppo economico e solidarietà.

    Sei stato colpito da questa iniziativa? Raccontaci la tua opinione lasciando un commento nel form qui sotto.

  • Agrivoltaico: un futuro sostenibile per agricoltura ed energia

    Agrivoltaico: un futuro sostenibile per agricoltura ed energia

    L’agrivoltaico è una tecnologia che integra produzione agricola e generazione di energia rinnovabile, rappresentando una soluzione strategica per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica.

    Opportunità di sviluppo in Europa

    Un potenziale straordinario

    Secondo il Joint Research Centre della Commissione Europea, destinare solo l’1,06% della superficie agricola utilizzata all’agrivoltaico permetterebbe di raggiungere una capacità fotovoltaica installata di quasi 944 GW entro il 2030. Questo risultato supererebbe l’obiettivo europeo di 590 GW, offrendo un contributo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 senza compromettere le rese agricole.

    L’agrivoltaico in Italia: uno scenario in evoluzione

    Crescita e sfide del settore

    L’Italia si distingue per il suo forte interesse verso l’agrivoltaico. Tra i dati più rilevanti:

    • 16 GW di progetti nel 2023.
    • 920 milioni di euro richiesti nel bando PNRR del 2024.
    • Obiettivo di 22 GW di capacità installata entro il 2030, secondo Althesys.

    Tuttavia, la regolamentazione complessa e l’assenza di una chiara definizione normativa ostacolano una piena espansione. Le Linee Guida Mase sono un riferimento utile, ma è necessario un processo di coprogettazione agronomica e fotovoltaica per ottimizzare le configurazioni in base alle colture.

    Benefici economici e ambientali

    Investimenti sostenibili e resa agricola

    Nonostante una lieve perdita di superficie coltivabile (0,08% della SAU nazionale), i benefici superano i costi. Tra questi:

    • Risparmio idrico e ombreggiamento migliorano le rese agricole.
    • Oltre 320 milioni di euro derivanti dall’affitto dei terreni.
    • Contributo alla biodiversità grazie a studi trasversali che combinano agricoltura ed energia.

    L’agrivoltaico è quindi una risorsa cruciale per l’indipendenza energetica e la sostenibilità ambientale.

    La visione di ANIE Confindustria

    Un futuro Made in Italy

    Secondo Filippo Girardi, Presidente di ANIE Confindustria, l’agrivoltaico è essenziale per garantire sicurezza energetica e stabilità economica. Andrea Cristini, Presidente di ANIE Rinnovabili, sottolinea come questa sfida rappresenti un’opportunità per integrare le energie rinnovabili nel sistema energetico italiano, con un focus sul Made in Italy.

    Conclusioni

    L’agrivoltaico unisce tecnologia e sostenibilità, offrendo soluzioni concrete per il futuro di agricoltura ed energia. È il momento di superare le barriere normative e puntare su innovazione e ricerca e sviluppo per concretizzare il suo potenziale.

    E tu, cosa ne pensi dell’agrivoltaico? Lascia il tuo commento nel form qui sotto

  • Come evolve il food retail: valore, sostenibilità e nuove abitudini di consumo

    Come evolve il food retail: valore, sostenibilità e nuove abitudini di consumo

    Le nuove priorità dei consumatori: salute, sostenibilità e convenienza

    Durante il Food Retail Show 2024, tenutosi a Milano presso le Officine del Volo, EY ha presentato i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Food Court e il progetto Value for Food. Al centro dell’analisi emergono le priorità dei consumatori italiani: salute, sostenibilità e accessibilità economica. Secondo l’EY Future Consumer Index, il 39% dei consumatori mette al primo posto la convenienza, mentre il 23% privilegia la salute. Inoltre, il 68% degli intervistati considera la sostenibilità un requisito imprescindibile, e il 42% valuta l’impatto dei prodotti su salute e benessere.

    Il valore della collaborazione nella filiera agroalimentare

    Il progetto Value for Food di EY punta a creare valore lungo tutta la filiera agroalimentare italiana, stimolando una maggiore collaborazione strategica tra distributori e produttori. Come spiega Riccardo Passerini, leader di Consumer, Products and Retail Consulting di EY Italia, negli ultimi due anni sono stati coinvolti oltre 50 aziende in progetti pilota, dimostrando come l’attenzione a salute, sostenibilità e convenienza economica siano essenziali per rispondere alle esigenze dei consumatori.

    Food court: il cuore della nuova esperienza d’acquisto

    Un focus particolare è stato dedicato alle Food Court nei centri commerciali e nei luoghi di viaggio. Dall’Osservatorio emerge che il 30% dei clienti considera le piazze della ristorazione un motivo principale per frequentare i centri commerciali. Inoltre, nel settore travel retail, le Food Court rappresentano il 14% della superficie commerciale negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. I brand che operano in queste aree riportano margini più elevati rispetto ad altri contesti.

    Innovazione e sfide nel food retail

    L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti e operatori del settore sul futuro del food retail, toccando temi quali innovazione, digitalizzazione, assortimenti e strategie per attrarre e valorizzare i talenti. Le sfide principali riguardano l’equilibrio tra sostenibilità e convenienza, nonché le opportunità legate alle nuove piazze della ristorazione.

  • Evolio expo 2025: l’eccellenza dell’olio d’oliva italiano in mostra a Bari

    Evolio expo 2025: l’eccellenza dell’olio d’oliva italiano in mostra a Bari

    Il valore dell’export italiano di olio d’oliva

    L’Italia è uno dei principali esportatori di olio d’oliva al mondo, con un fatturato che ha raggiunto 1,9 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2024. Grazie alla crescente domanda internazionale, l’export italiano è aumentato del 7% in volume e del 61% in valore, una crescita significativa che riflette la qualità e la tradizione del made in Italy. Tra i principali importatori, gli Stati Uniti si distinguono, rappresentando il 29% dei volumi e il 31% dei ricavi totali.

    Evolio expo: un evento per promuovere il made in Italy

    Dal 30 gennaio all’1 febbraio 2025, la Fiera del Levante a Bari ospiterà evolio expo, una fiera internazionale B2B organizzata da Senaf e sostenuta da importanti istituzioni pugliesi e dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio. L’evento punta a consolidare i rapporti tra produttori italiani e mercati esteri, offrendo un’occasione unica di incontro con buyer internazionali e operatori specializzati nel settore dell’olio d’oliva.

    L’eccellenza dell’olio italiano: qualità e diversità

    L’Italia vanta oltre 500 varietà di olive da olio e una ricca tradizione di oli extravergine con denominazione d’origine (42 Dop e 8 Igp), posizionando il nostro Paese come punto di riferimento per la qualità nel settore. Evolio expo sarà una vetrina d’eccezione per i produttori italiani, che avranno l’opportunità di mostrare l’unicità del loro olio, radicata nella tradizione e nella identità territoriale.

    Un’occasione di business e networking

    Oltre a promuovere i prodotti italiani, evolio expo faciliterà connessioni strategiche tra produttori, acquirenti e altre figure chiave del settore, come responsabili acquisti della grande distribuzione, esperti del mondo Ho.Re.Ca. e professionisti del settore fuori casa, inclusi chef e personale di sala. Questa rete di contatti permetterà di valorizzare ulteriormente il patrimonio olivicolo italiano e di ampliare le opportunità di business sui mercati globali.

    Formazione e aggiornamento per i professionisti del settore

    L’evento offrirà anche momenti di approfondimento per i professionisti attraverso convegni, corsi di formazione, panel test e talk dedicati all’oleoturismo. Saranno coinvolti associazioni, istituzioni, espositori e visitatori, creando uno spazio di confronto e crescita per tutto il settore.

    Il supporto di evolio expo per l’olio d’oliva italiano

    Secondo Gaetano Frulli, Presidente di Nuova Fiera del Levante, evolio expo sarà una piattaforma strategica per favorire il dialogo tra produttori e buyer e promuovere le eccellenze del nostro olio. “L’obiettivo è supportare le imprese italiane affinché possano competere sul mercato globale, valorizzando la qualità del nostro olio evo e rafforzando l’immagine dell’Italia come leader nel settore”.

    Italia: un protagonista del mercato internazionale

    Ivo Nardella, Presidente di Senaf, sottolinea l’importanza della cultura del Mediterraneo e della qualità come simbolo del made in Italy: “L’olio d’oliva italiano è molto più di un alimento, è un segno di storia e identità.” evolio expo rappresenta l’eccellenza della filiera olivicola italiana e rafforza la nostra presenza sui mercati globali.

  • Torino e il cibo: guida ai migliori street food e mercati cittadini

    Torino e il cibo: guida ai migliori street food e mercati cittadini

    Torino rientra tra le città più gettonate dai più giovani. In molti, infatti, decidono di trasferirsi nel capoluogo piemontese per iscriversi all’università oppure per trovare un impiego stabile e tuffarsi così nel mondo del lavoro.

    Questa città, infatti, può vantare non solo un florido tessuto economico, caratterizzato da svariate imprese e società che sono costantemente alla ricerca di personale, ma anche svariate università prestigiose che ogni anno attirano studenti provenienti da ogni dove.

    Ciò significa che potrebbe non essere semplice trovare stanze o case in affitto per studenti a Torino. Tuttavia, con un po’ di impegno e utilizzando i giusti canali è ancora possibile trovare varie soluzioni a un prezzo accessibile.

    Lo street food di Torino

    Dopo aver trovato la stanza in affitto studenti Torino più adatta alle proprie esigenze è bene informarsi sulla cultura gastronomica della città in modo da sapere cosa degustare una volta trasferiti. Ebbene, Torino è rinomata per la sua ricca tradizione culinaria che è possibile ritrovare nei piatti proposti dai numerosi ristoranti della città.

    Negli ultimi anni, però, il panorama culinario torinese ha visto l’emergere di una nuova tendenza: lo street food. Sempre più locali offrono cibo di strada, permettendo a chiunque di esplorare sapori nuovi in modo informale. Questi punti di ristoro propongono una vasta gamma di opzioni, dai classici della tradizione piemontese reinterpretati in chiave moderna, a specialità internazionali.

    Tra i migliori street food di Torino è possibile citare la Gofreria Piemonteisa eil Trapizzino, in cui è possibile gustare delle ottime specialità locali, o anche il Bigoi Past Food, un locale che fonde tradizione e modernità.

    I mercati gastronomici di Torino

    La città della mole è ricca di mercati gastronomici dove è possibile vivere l’atmosfera torinese e assaggiare i piatti tipici della cucina della città. Uno dei più conosciuti e apprezzati dai torinesi (e non solo) si trova a Porta Palazzo, situato in Piazza della Repubblica, e ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa. Questo luogo è un caleidoscopio di colori e aromi, con bancarelle che offrono una vasta gamma di prodotti freschi, della frutta e verdura locali a specialità gastronomiche come formaggi, salumi e dolci. L’atmosfera è vivace e affollata, con il vociare allegro di venditori e clienti che riempie l’aria.

    Un altro mercato imperdibile è quello di Nanni, situato nel cuore del borgo San Paolo, che anima ogni giorno la via Dante di Nanni con diverse bancarelle alimentari. Dal lunedì al sabato, la Chiesa di San Bernardino da Siena fa da suggestivo sfondo a questo mercato, dove è possibile acquistare una ricca varietà di prodotti freschi e specialità locali, dalle verdure di stagione ai formaggi, dai salumi ai dolci artigianali.

    È possibile citare, poi, il Mercato Centrale, che permette di immergersi in un vero e proprio viaggio tra gli artigiani del gusto. Provenienti da ogni angolo d’Italia, questi maestri del cibo portano con sé tutta la loro esperienza e passione, offrendo una vasta gamma di prodotti e sapori autentici. Ogni stand rappresenta un piccolo angolo di eccellenza culinaria e permette di gustare i piatti tipici regionali senza muoversi da Torino.

  • Quattro giorni per celebrare il Prosciutto di Carpegna DOP

    Quattro giorni per celebrare il Prosciutto di Carpegna DOP

    Dal 18 al 21 luglio, Carpegna ospita cene, degustazioni, talk show e musica per celebrare il Prosciutto di Carpegna DOP, un’eccellenza dell’enogastronomia mondiale. Obiettivo: il panino più lungo del mondo, puntando a 100 metri.

    La storia che rende il Carpegna speciale

    Le prime testimonianze del prosciutto di Carpegna risalgono al XV secolo. Grazie alla sua posizione geopolitica e al microclima ideale, questo prosciutto ha radici storiche che arrivano fino ai giorni nostri.

    Il record del “Paninone”

    A Carpegna, il “Paninone” è il protagonista. Dopo aver raggiunto 80 metri nelle edizioni precedenti, quest’anno si punta a un panino lungo 100 metri, farcito con Prosciutto di Carpegna.

    Il programma della festa

    Giovedì: Apertura ai Giardini di Mezzanotte con degustazioni di vini e una cena esclusiva.

    Venerdì: Serata di divertimento con stand gastronomici, musica dal vivo e dj set.

    Sabato: Laboratori, mercatini e degustazioni al mattino; tornei ed escursioni nel pomeriggio; serata con musica e stand gastronomici.

    Domenica: MotoProsciuttata, laboratori, trekking e il tentativo di record del “Paninone”.

  • Trapani verso il riconoscimento UNESCO come città creativa per la gastronomia (foto)

    Trapani verso il riconoscimento UNESCO come città creativa per la gastronomia (foto)

    Trapani, 28 giugno 2024 – Ha preso ufficialmente il via il percorso di candidatura della provincia di Trapani al network UNESCO delle città creative per la gastronomia. Questo rappresenta un’opportunità straordinaria per valorizzare l’area della Sicilia occidentale, i suoi prodotti unici e le professionalità presenti.

    Un progetto condiviso per un futuro migliore

    Nelle ultime settimane, il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale ha organizzato incontri di presentazione per condividere il progetto di candidatura con rappresentanti istituzionali, associazioni di settore e operatori turistici. Il progetto ha suscitato grande interesse e partecipazione, promettendo di migliorare le prospettive in vari ambiti, non solo enogastronomici, ma anche sociali, culturali e occupazionali.

    Unione di forze per una visibilità internazionale

    Comuni, Polo Universitario, Asp, Camera di Commercio, Libero Consorzio Comunale di Trapani e molti soggetti privati hanno manifestato il loro supporto all’iniziativa. Questa rappresenta un’importante opportunità di visibilità internazionale e di rilancio per la provincia.

    Un percorso ambizioso verso il 2025

    Il percorso di candidatura prevede diverse tappe che si concluderanno nel maggio del 2025, quando il dossier verrà presentato alla Commissione nazionale italiana UNESCO. Attualmente, in Italia, solo Parma, Alba e Bergamo fanno parte delle città creative per la gastronomia del network UNESCO.

    Un progetto di visione e sviluppo sostenibile

    “L’obiettivo è ambizioso, ne siamo consapevoli. Vogliamo unire tutto il grande patrimonio culturale enogastronomico della nostra terra e valorizzarlo con un progetto di visione in base ai valori che UNESCO persegue e che possiamo ritrovare nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile,” ha commentato Rosalia D’Alì, presidente del Distretto della Sicilia Occidentale.

    Il supporto degli amministratori locali

    Gli amministratori comunali che hanno aderito al progetto riconoscono l’importanza di questa tappa per la crescita della provincia. Con il riconoscimento UNESCO, Trapani potrà fare un significativo passo avanti in termini di visibilità e credibilità a livello nazionale e internazionale.

    La guida di esperti nel processo di candidatura

    A coordinare il progetto di candidatura sarà Cristiano Casa di PA Studio, che ha seguito la candidatura di Parma a città creativa della gastronomia UNESCO nel 2015, collaborando alla nascita del Distretto della Città Creative della Gastronomia italiane.

    Il percorso di candidatura di Trapani a città creativa per la gastronomia UNESCO rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio enogastronomico della Sicilia occidentale, unendo le forze di istituzioni, associazioni e privati per un obiettivo comune di sviluppo e visibilità internazionale.

  • Misure straordinarie per l’agricoltura: cassa integrazione per il caldo eccezionale

    Misure straordinarie per l’agricoltura: cassa integrazione per il caldo eccezionale

    Quarantadue gradi in Sicilia e 40 in Puglia (Bari e Foggia). Queste sono le temperature previste per il weekend, dieci gradi in più rispetto alla media stagionale. L’ondata di caldo eccezionale sta mettendo a dura prova l’intero settore agricolo.

    Emendamento al Dl Agricoltura

    Un nuovo emendamento al Decreto Legge Agricoltura, attualmente all’esame della Commissione, prevede il potenziamento degli ammortizzatori sociali anche per il settore agricolo. Questa misura è stata introdotta per fronteggiare le difficoltà causate dal caldo estremo, che rende impossibile lavorare in sicurezza nei campi.

    Cassa integrazione per gli operai agricoli

    Per gli operai agricoli a tempo indeterminato, la cassa integrazione guadagni (Cig) potrà essere richiesta in caso di sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa. Questa misura include anche riduzioni fino alla metà dell’orario contrattuale. Si tratta di un provvedimento importante per tutelare la salute dei lavoratori e garantire un sostegno economico in un momento di crisi climatica.

    La necessità di misure straordinarie

    L’emergenza climatica richiede interventi rapidi e adeguati. Il settore agricolo, già vulnerabile, è particolarmente esposto alle variazioni climatiche estreme. Potenziare gli ammortizzatori sociali è un passo necessario per proteggere i lavoratori e garantire la continuità delle attività agricole in condizioni di sicurezza.

  • MAGMA: L’Expo che celebra Mozzarella e Agricoltura sbarca a Salerno

    MAGMA: L’Expo che celebra Mozzarella e Agricoltura sbarca a Salerno

    Salerno si prepara ad ospitare la prima edizione di MAGMA, la Mostra Alimentare Gastronomica della Mozzarella e dell’Agricoltura, un evento unico nel suo genere che promette di diventare un punto di riferimento per il settore alimentare e agricolo italiano. La conferenza stampa di lancio è prevista per domani, mercoledì 3 aprile 2024, alle ore 11:00, presso la sala riunioni della BCC Banca di Credito Cooperativo Capaccio Paestum e Serino, in Corso Vittorio Emanuele n. 24/26 a Salerno.

    Donato Alfani, l’ideatore e Project Manager dell’Expo, insieme alla Direzione della BCC Capaccio Paestum e Serino, sveleranno i dettagli e il programma di questa iniziativa che prende vita al Next (Ex Tabacchificio – via Cafasso 21) di Paestum dal 5 al 7 aprile 2024, con ingresso libero. L’evento si estenderà su circa 7mila metri quadri, offrendo ai visitatori un’immersione completa nelle eccellenze del territorio, dalla produzione alla tavola.

    MAGMA non sarà solo una mostra, ma un vero e proprio festival che abbraccia tutte le sfaccettature del mondo gastronomico e agricolo, dalle dimostrazioni di filatura della mozzarella a veri e propri show culinari, senza dimenticare spazi dedicati al networking e all’aggiornamento professionale con convegni, workshop e presentazioni sulle ultime novità e tendenze del settore.

    L’evento gode del sostegno di partner di prestigio come Confagricoltura, Palumbo & Partners Adv, la Federazione Italiana Cuochi e l’Unione Regionale Cuochi della Campania, oltre a collaborazioni con associazioni di categoria, ordini professionali, università ed enti istituzionali. Questo vasto network di collaborazioni garantisce a MAGMA un profilo di alto livello, destinato ad attrarre non solo il pubblico italiano ma anche la stampa estera specializzata, contribuendo a diffondere il valore del Made in Italy nel mondo.

    Salerno e il suo territorio sono pronti ad accogliere questo evento esclusivo, che promette di offrire non solo una vetrina d’eccellenza per produttori e artigiani, ma anche un’esperienza indimenticabile per tutti gli appassionati di gastronomia e cultura alimentare italiana.

  • LA RACCOLTA DELLE OLIVE E LE TRADIZIONI COLLEGATE

    LA RACCOLTA DELLE OLIVE E LE TRADIZIONI COLLEGATE

    NEL CALENDARIO DI MONTESANO S/M 2024 DEL CENTRO STUDI E RICERCHE “RADICI”

    Torna il Calendario di Montesano sulla Marcellana, prodotto dal Centro Studi e Ricerche “Radici”. La presentazione dell’edizione 2024 del Calendario si è svolta presso il Palazzo Municipale di Montesano, alla presenza tra gli altri del Sindaco Giuseppe Rinaldi e del Presidente del Centro Studi di Montesano Angelo Sica.

    Attraverso l’ormai familiare ed inconfondibile stile grafico, e grazie alle consuete approfondite ricerche svolte dal Centro Studi e Ricerche Radici, il Calendario 2024 arricchisce lo studio del territorio di Montesano sulla Marcellana portando sotto i riflettori la raccolta e la macinazione delle olive. Vengono presi in esamei luoghi nei quali erano messe a dimora le piante di ulivo e le operazioni di raccolta dei frutti. Le raccoglitrici, un tempo solo donne, per questa occasione indossavano i pantaloni dei fratelli e dei padri (se ancora ragazze) o dei mariti (se sposate). Di sera si dedicavano alla cernita “cù cirnicchy”, per separare le olive dalle foglie, e alla fine le deponevano nei sacchi, pronte per la macerazione.

    Le donne non raccoglievano le olive solo a Montesano maanche in Cilento e in Basilicata, al seguito dei mariti per la transumanza. Alcune di loro andavano addirittura in Puglia, dove rimanevano per tutto il periodo della raccolta, come si evince dal canto “Femminy Jammy”.

    Nella frazione di Arenabianca erano funzionanti anche tre “trappity” (frantoi) per la macinazione delle olive, con macina e pompa idraulica, ormai scomparsi.

    Nella seconda parte del Calendario 2024 vengono presi in esame diversi argomenti: la resa delle olive, i luoghi di conservazione dell’olio (ad esempio le pile di pietra), e le sue modalità di utilizzo: come condimento ma anche per alimentare le lampade, e ancora come olio consacrato o addirittura per ungere la gola ai bambini nella festività di San Biagio. Le ultime due pagine sono dedicate alla parità di genere (un sogno ancora lontano per le raccoglitrici) e all’abbandono dei terreni e degli oliveti da parte dei contadini in cerca di fortuna nel nord Italia o all’estero.

    Il Calendario 2024 è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Montesano SM e della BCC Magna Grecia. Oltre a quello del Comune di Montesano gode dell’Alto Patronato dell’Unicef (Comitato Regionale Campano) e del Parco Nazionale del CilentoVallo di Diano ed Alburni. Come sempre sarà distribuito gratuitamente alle Scuole e alle Famiglie di Montesano, alle Istituzioni locali e provinciali,alle Associazioni del territorio e a tutti coloro che ne faranno richiesta.

  • La Doria: RISULTATI POSITIVI PER LA CAMPAGNA DEL POMODORO 2023

    La Doria: RISULTATI POSITIVI PER LA CAMPAGNA DEL POMODORO 2023

    Trasformate 250.000 tonnellate di pomodoro 100% italiano: +4,2% rispetto al 2022, nonostante le condizioni climatiche avverse.

    Importanti risultati anche per i progetti di sostenibilità ambientale e sociale avviati dal Gruppo.

    Angri (SA), 22 novembre 2023 – La Doria Spa, Gruppo leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, ha concluso con risultati positivi la campagna del pomodoro 2023, con un +4,2% di materia prima processata rispetto al 2022, nonostante le pesanti difficoltà legate al clima e al costo della materia prima in sensibile aumento.

    Pur considerando queste problematiche, La Doria ha infatti trasformato 250.000 tonnellate di pomodoro 100% italiano contro le 239.400 del 2022. La Linea Pomodoro – che comprende Polpa e Pelati, Passate e Pomodorini – rappresenta per il Gruppo uno dei rami centrali del suo portafoglio: La Doria è infatti il primo produttore europeo di pelati e polpa di pomodoro nel segmento retail, ramo che ha permesso di generare nel 2022 vendite per 224 milioni di euro, in crescita rispetto ai 180,7 milioni di euro del 2021.

    Durante la campagna, il pomodoro viene raccolto da 20 associazioni che rappresentano circa 300 imprese agricole, con cui La Doria ha rapporti solidi e costanti e che operano in Campania, Puglia, Basilicata, Lazio e Molise per poi essere conferito e lavorato entro 12 ore negli stabilimenti dedicati del Gruppo situati ad Angri, Sarno, Fisciano e Lavello nel Potentino. Quest’anno per la trasformazione sono stati inoltre impiegati circa 800 lavoratori stagionali.

    I risultati de La Doria sono ancora più significativi considerato il contesto problematico per l’intero settore a livello nazionale, che ha registrato un totale di 5,4 milioni di tonnellate processate, in lieve diminuzione rispetto ai circa 5,5 milioni del 2022 (-1.3%) ed elevati costi di produzione anche per via del prezzo della materia prima in forte aumento. La campagna quest’anno è iniziata in ritardo di circa 10 giorni soprattutto a causa delle forti piogge di maggio e giugno, che hanno ritardato i trapianti, e si è conclusa nella prima settimana di novembre, un ritardo che ha impattando negativamente sulla disponibilità di pomodoro.

    Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo nel 2023: eravamo consapevoli delle incertezze legate alla campagna del pomodoro dovute alle incognite climatiche e all’aumento dei prezzi, ma grazie alle capacità produttive di La Doria e alle relazioni solide che da anni manteniamo con le imprese agricole, siamo riusciti addirittura a migliorare i risultati del 2022.” – ha dichiarato il CEO del Gruppo La Doria Antonio Ferraioli, che ha così proseguito: “Questo traguardo è stato ottenuto grazie al nostro modello di filiera integrata, dal seme al prodotto finito, sostenibile e responsabile. A questo proposito abbiamo raggiunto importanti risultati anche sui progetti di sostenibilità ambientale legati all’Agricoltura 4.0 e allo sviluppo della biodiversità, nonché sulle nuove iniziative di sostenibilità etico-sociale avviate. Per noi è importante affiancare la nostra parte agricola in progetti che pongono al centro l’ambiente e le persone, attraverso i quali vogliamo farci promotori della cultura della legalità e della sostenibilità in agricoltura nel Centro Sud Italia”.

    La Doria, infatti, attraverso la stretta collaborazione e il continuo confronto con i fornitori partner, segue da vicino tutte le fasi di coltivazione del pomodoro, dalla semina al trapianto, fornendo semi selezionati e garantendo la qualità, la tracciabilità e la sostenibilità del processo anche attraverso servizi di consulenza agronomica. Il progetto pilota di Agricoltura 4.0, grazie a sensori posizionati nei campi, ha permesso di raccogliere dati su elementi dell’atmosfera quali umidità ed evapotraspirazione, poi elaborati con intelligenze artificiali con lo scopo di ridurre gli sprechi di acqua e limitare l’utilizzo di pesticidi: l’applicazione delle tecniche di Agricoltura 4.0 sulle otto aziende coinvolte ha portato ad una riduzione del 40% dell’utilizzo di acqua e del 20% dei pesticidi. Con l’obiettivo di promuovere la biodiversità, il Gruppo ha inoltre finanziato la creazione di corridoi fioriti in 13 aziende agricole nei pressi dei campi di pomodoro per attirare insetti e uccelli impollinatori, indispensabili per il mantenimento e il benessere di tutto l’ecosistema.

    Sul fronte della sostenibilità etico-sociale, sono stati avviati nel 2023 due nuovi progetti pilota, a riprova dell’impegno della società per una filiera del pomodoro responsabile. Nello specifico, il Working Hours Project, finalizzato al tracciamento digitale delle ore di lavoro, ha permesso di monitorare il tempo di lavoro delle persone impegnate nella raccolta meccanica in alcune selezionate aziende agricole, a tutela degli interessi dei lavoratori stessi. Il progetto Worker Voice Project ha dato invece voce ai lavoratori di 80 aziende agricole attraverso questionari specifici per verificare le condizioni di lavoro e la consapevolezza su diritti e normative.

    È stato inoltre confermato anche quest’anno il progetto Rosso d’Estate, che coinvolge ragazzi provenienti da scuole tecniche superiori del territorio dando loro l’opportunità di un’esperienza lavorativa in azienda durante la campagna di trasformazione del pomodoro finalizzata all’assunzione delle persone più meritevoli. Dall’inizio del progetto nel 2010 sono stati assunti 374 giovani, di cui 66 con contratti a tempo indeterminato, inclusi i 44 ragazzi coinvolti nella sola campagna 2023, 12 dei quali, al termine del periodo di trasformazione, sono stati inseriti in azienda con contratti a tempo determinato.

    Il Gruppo intende portare avanti nei prossimi anni le iniziative di sostenibilità con lo scopo di coinvolgere ancora più lavoratori e aziende agricole e avere un impatto positivo significativo sul comparto pomodoro e più in generale sul sistema agricolo nazionale.

  • Alimentazione e benessere: Gruppo Felsineo sigla un accordo di collaborazione con il nutrizionista e divulgatore scientifico Iader Fabbri

    Alimentazione e benessere: Gruppo Felsineo sigla un accordo di collaborazione con il nutrizionista e divulgatore scientifico Iader Fabbri

    L’autorevole biologo nutrizionista affiancherà l’azienda, a partire dal 1° dicembre, in un articolato progetto di consulenza pluriennale finalizzato allo sviluppo di strategie e iniziative in grado di valorizzare gli aspetti salutistici e distintivi delle referenze del Gruppo.

    Bologna, 13 novembre 2023 – Un accordo all’insegna della salute e del benessere. Gruppo Felsineo ha avviato un importante percorso di collaborazione con il noto nutrizionista Iader Fabbri. L’obiettivo alla base dell’iniziativa è la volontà di attivare un percorso strategico che metta al centro delle iniziative dell’azienda bolognese i temi del benessere psico-fisico legati anche all’adozione di stili alimentari sani e bilanciati.

    Biologo nutrizionista, divulgatore scientifico, ex atleta e autore di diverse pubblicazioni diventate best seller sul tema dell’alimentazione, Fabbri affiancherà Gruppo Felsineo fornendo la propria esperta consulenza nell’ideazione e promozione di azioni e programmi in ambito nutrizionale che l’azienda alimentare bolognese attiverà nel prossimo futuro.

    Iader Fabbri, che già collabora con numerosi atleti olimpici e campioni del mondo sportivo di varie discipline, è stato selezionato anche come brand ambassador di Gruppo Felsineo, fornendo così il proprio contributo diretto nelle attività di incentivazione e divulgazione di un approccio all’alimentazione incentrato sul corretto equilibrio tra aspetti nutrizionali, salute personale e sostenibilità.

    Sono felice di questa collaborazione con Gruppo Felsineo – dichiara Iader Fabbri – che nasce dal comune interesse nell’attività di sensibilizzazione sul tema della promozione di un corretto stile alimentare basato su una dieta varia, sana e bilanciata. Mi occupo da anni di divulgazione scientifica e della ricerca di strategie di body hacking per migliorare la nostra salute e longevità e sono certo che in Gruppo Felsineo ci siano la cultura e le potenzialità per lavorare insieme proficuamente e affermare sempre di più uno stile alimentare sano ed equilibrato”.

    “Contare sul contributo di un nutrizionista e divulgatore scientifico autorevole e preparato come Iader Fabbri è senza dubbio un passaggio fondamentale nel percorso che il nostro Gruppo va perseguendo da qualche anno – aggiunge Andrea Righi, Corporate Director Gruppo Felsineo – Una delle nostre mission è infatti presentare ai consumatori un’offerta di prodotti, tradizionale e veg, che li aiutino ogni giorno a fare le scelte migliori per definire dei regimi alimentari vari e bilanciati dal punto di vista nutrizionale. Siamo certi che la collaborazione con Iader Fabbri sarà un acceleratore nel posizionare la filosofia che guida lo sviluppo della nostra proposta alimentare”.

  • DALLA CAMPANIA A TORINO – CINQUE PANIFICI A “UNA MOLE DI PANETTONI” 2023

    DALLA CAMPANIA A TORINO – CINQUE PANIFICI A “UNA MOLE DI PANETTONI” 2023

    SELEZIONATI TRA I MIGLIORI MAESTRI LIEVITISTI ITALIANI

    Dai panifici alle pasticcerie, con cinque eccellenze locali, fra i 35 maestri lievitisti scelti e panifici in concorso, la Campania è la seconda regione più rappresentata alla 12esima edizione di Una Mole di Panettoni, in programma il 25 e 26 novembre a Torino.

    Dalla provincia di Avellino, all’ombra della Mole, la Perrino Pregiata Pasticceria dei fratelli Damiano e Lorenzo Perrino di Grottaminarda, porterà in concorso “gli straordinari prodotti dei nostri maestri pasticcieri Lago Marzia e Luigi Vitiello, realizzati grazie a ricette gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione” spiegano i fratelli Damiano e Lorenzo Perrino. Dalla provincia di Caserta partecipa invece la Pasticceria Vanily di Carinaro, “una nuova e fresca realtà che può contare sull’esperienza del maestro lievitista Luigi Conte, nel 2019 premiato per il Migliore panettone al mondo”. Da Benevento, in particolare da Airola, la pasticceria Princess, aperta dal 1970, è in concorso con il giovane maestro lievitista Nino Crispo. Mentre, dalla provincia di Salerno, Punto Freddo a Scafati, fino al 1995 gelateria, gareggerà sotto la guida del maestro lievitista Luigi Fusco. Infine, dalla città di Napoli, prenderà parte all’evento dedicato al popolare dolce natalizio, Nicola Obliato. Il maestro lievitista, nato autodidatta, sfiderà nella categoria del panettone creativo e del panettone tradizionale gli altri 35 colleghi con le ricette della napoletana Obliato Pastry Boutique.

    UNA MOLE DI PANETTONI“, dal 25 al 26 novembre 2023, è un evento dall’arte e i protagonisti dell’arte della panificazione e dei grandi lievitati. Ciascuno di essi gareggia con ingredienti e procedure esclusivamente artigianali, espressione della loro creatività e dei loro territori di provenienza. Le loro creazioni esalteranno l’estro, la cura e la meticolosità di ogni dettaglio produttivo. Organizzata da Dettagli Eventi, “UNA MOLE DI PANETTONI” è una delle manifestazioni che aprirà anche nel 2023 il carosello di eventi italiani legati al popolare dolce natalizio.

  • Come organizzare un buffet di compleanno senza stress per i tuoi figli

    Come organizzare un buffet di compleanno senza stress per i tuoi figli

    Le feste di compleanno sono un’occasione per stare insieme e divertirsi ma per chi organizza la festa possono anche essere causa di stress; ricordate le vostre mamme quando eravate piccoli? Correvano alla ricerca della torta perfetta, lo striscione d’auguri, le candeline e tante altre cose. Ora quel compito è passato nelle tue mani e sei tu a doverti occupare di una festa memorabile per dare ai tuoi bambini un ricordo unico e speciale.

    Non temere però, non serve spendere cifre esagerate per un effetto wow. Contrariamente da quanto vediamo su TikTok e Instagram ogni giorno, le care vecchie feste di compleanno con buffet, torta, qualche palloncino e gioco di gruppo sono più che apprezzate dai bambini. Non dovrai per forza chiamare animatori, intrattenitori e altri professionisti. Ma cosa serve per un buffet di compleanno perfetto?

    Scegli la location

    Per prima cosa devi selezionare il luogo in cui si svolgerà la festa. Potrebbe essere il giardino di casa tua o di quella dei nonni, il patio così da avere una zona d’ombra o al riparo da eventuale pioggia, un parco cittadino che fornisce spazi adeguati o un luogo speciale che piace tanto al festeggiato o alla festeggiata.

    Prepara il tavolo della festa

    Il secondo step che devi prendere in considerazione è quello di creare un tavolo dove disporre tutti gli snack, i dolci e le proposte food ma anche le bibite a cui hai pensato. Cosa dovresti fare? Prediligi un colore o un tema e cerca di tenerlo come leitmotiv per tutto: dalla tovaglia ai bicchieri di carta, dai piattini usa e getta alle cannucce. Online puoi trovare tutto ciò di cui hai bisogno.

    Poi disponi tutto con ordine, crea delle zone per i dolci e altre per le proposte salate; fai attenzione anche a proporre soluzioni senza lattosio e senza glutine posizionandole con cura in piatti usa e getta isolati così che non ci sia pericolo di contaminazione.

    Meglio un catering o cucina fai da te?

    Chiaramente la soluzione tra catering e cucina fai da te dipende dal tempo che hai a disposizione, dalle tue abilità culinarie e da quanto desideri spendere. Affidarti ad un catering ti farà arrivare più rilassata al momento della festa, avrai la certezza che dei professionisti stanno seguendo con cura le tue indicazioni e potrai dedicarti ad altro.

    Se cucini in modo autonomo avrai la possibilità di risparmiare, di scegliere al 100% il menù e di essere certa di proporre alimenti freschi cucinati poche ore prima.

    Attenzione però alla torta: solitamente quello del soffio delle candeline è un momento memorabile in cui si scattano foto; almeno per il dessert affidati ad una pasticceria. Ci sono soluzioni non eccessivamente costose che potrebbero fare al caso tuo.

    Non dimenticare l’intrattenimento

    Ad inizio post ti abbiamo detto che se desideri risparmiare non devi per forza assumere un animatore ma è certo che dovrai pensare a delle attività per intrattenere i più piccoli; per fortuna i social sono piene di idee: potrai pensare a giochi di gruppo, mettere musiche di sottofondo e soprattutto creare dei piccoli giochi a premio così da coinvolgere tutti.

    L’importanza di un dono per chi partecipa

    Un ultimo consiglio che vogliamo darti è quello di preparare piccoli kit regalo pensati per ringraziare i bambini che parteciperanno; puoi realizzarli seguendo il tema della festa e inserendo all’interno qualche snack oppure qualche gadget low cost di cartoleria.

  • LA BUFALA ATTRAVERSO IL SEGNO DEL PITTORE FERNANDO ALFONSO MANGONE: “BUFALALOVERS” IN ONORE DEL CENTENARIO DI ROCCO SCOTELLARO

    LA BUFALA ATTRAVERSO IL SEGNO DEL PITTORE FERNANDO ALFONSO MANGONE: “BUFALALOVERS” IN ONORE DEL CENTENARIO DI ROCCO SCOTELLARO

    Nell’anniversario della nascita di Rocco Scotellaro, avvenuta a Tricarico nel 1923, si è tenuto a Battipaglia un evento straordinario, un momento di bellezza artistica presso la masseria “La Morella”, dove è allestita la mostra “BufalaLovers” del famoso pittore Fernando Alfonso Mangone.

    La storia racconta che il 3 settembre del 1953, su uno stradone di Battipaglia, in località Battaglio, un giovanotto dai capelli rossi, Rocco Scotellaro, politico, sociologo e romanziere, in giro per un’indagine sociologica sulla condizione dei contadini del Sud, incontrò Cosimo Montefusco, un bufalaro, che portava con estrema cura le sue bufale al pascolo. La cieca ubbidienza degli animali ai suoi richiami lo incuriosì. Provò a chiamarli con i nomi che il bufalaro aveva assegnato ad ogni bufala, ma a niente valse dire ad alta voce: A signora, U’ generale, U’ sposo mio, a’ Puvarella: nessuna bufala si sradicò dalle sue abitudini.

    Da qui una piacevole chiacchierata con il bufalaro che consentì a Rocco Scotellaro di conoscere il mondo bufalino. “Bufala Lovers” rappresenta un progetto artistico unico nel suo genere, un’opera di trasfigurazione dell’immagine maestosa e mitologica della Bufala Mediterranea, creata con maestria e passione dal maestro Fernando Mangone. 

    “’BufalaLovers’ permette di esplorare il gusto e il profumo del latte dell’antica mozzarella di Battipaglia, di ascoltare il suono del mordere e masticare, di vedere e toccare il cibo in modo unico, oltre a contemplare le opere d’arte che da esso sono nate e a cui sono ispirate. Mangone, noto per la sua capacità di catturare l’anima di ciò che rappresenta attraverso la pittura, si è dedicato anima e corpo a questo progetto unico nel suo genere. Attraverso la sua arte, Mangone prova a raccontare la storia, il fascino e la maestosità della Bufala un animale che ha plasmato l’identità e la tradizione delle comunità della Piana del Sele. La “BufalaLovers” è più di una semplice mostra d’arte: è una celebrazione dell’identità culturale di Battipaglia e delle sue radici gastronomiche. Questo progetto offre uno sguardo affascinante sull’importanza della bufala nell’antica mozzarella artigianale, un prodotto che ha guadagnato fama internazionale e che continua a rappresentare un’eccellenza culinaria”. A dirlo è il pittore delle aree interne Fernando Alfonso Mangone.

    “È un progetto imprenditoriale di “qualità e memoria” e al contempo un’operazione di marketing territoriale che mette al centro Battipaglia, quale capitale della mozzarella di bufala, incastonata tra costiera amalfitana e cilentana. Patria, quest’ultima, della Dieta Mediterranea. L’arte, così, incontra il cibo in un modo innovativo, coinvolgendo i cinque sensi dei visitatori”.  A dirlo è Vincenzo Inverso independent creative design/founder brand Antica Mozzarella di Battipaglia e ideatore di “BufalaLovers”

    La mostra è stata un’esperienza straordinaria, un incontro tra la tradizione culinaria della Bufala Mediterranea e l’arte contemporanea. Il Maestro Mangone ha saputo catturare l’essenza della bufala in opere che affascineranno gli spettatori, creando un dialogo unico tra la natura, la cultura e la creatività. Con la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso i colori, le forme e le texture, aspetti della Bufala di Battipaglia che spesso sfuggono alla vista quotidiana. Ogni pennellata, ogni sfumatura è un omaggio a questo magnifico animale e alla sua storia millenaria. L’esposizione “BufalaLovers” è stata accolta con successo da tutti gli amanti dell’arte e della cultura culinaria per esplorare questo connubio unico tra tradizione e creatività. L’allestimento ha trasportato tutti coloro che hanno partecipato in un viaggio sensoriale attraverso la bellezza e il significato della Bufala di Battipaglia, che continua a essere un simbolo nel mondo intero.

  • I grandi vini italiani illuminano la quinta edizionedella Monza Wine Experience

    I grandi vini italiani illuminano la quinta edizionedella Monza Wine Experience

    Masterclass, Banchi d’Assaggio, Cene Stellate e la grande novità dell’esclusiva degustazione in Villa Reale dedicata ai Fine Wine italiani animeranno i luoghi più iconici di Monza per sette giorni dedicati ad appassionati e professionisti, che potranno assaggiare i migliori vini nazionali, dal Barolo all’Amarone, dai Super Tuscan alle bollicine del Trentino, oltre che una selezione di pregiati Champagne. 

    Da lunedì 11 a domenica 17 settembre, i migliori vini italiani si danno appuntamento a Monza per la quinta edizione della Monza Wine Experience, dedicata a appassionati, collezionisti e operatori del settore. La kermesse quest’anno si rinnova con la grande novità “Eccellenze in Villa”, un’esclusiva degustazione aperta al pubblico con i più rari e pregiati vini italiani, oltre che confermare gli appuntamenti più amati, come la stellata Cena d’Autore, i Banchi d’Assaggio, le esclusive Masterclass per una proposta complessiva di oltre 100 etichette da degustare.

    La Monza Wine Experience partirà lunedì 11 settembre con “Menù ad hoc: per tutta la settimana a pranzo e cena i migliori osti, enotecari e chef dei ristoranti della terza città della Lombardia proporranno speciali menù dedicati al vino e al loro abbinamento.

    Giovedì 14 settembre arriva “Champagne in Piazza Duomo, il primo vero e proprio appuntamento della V edizione, in cui lo Champagne sarà l’assoluto protagonista della cena en plein air in piazza allestita dal Ristorante Saint. L’iconica bollicina francese non sarà solamente in abbinamento ai raffinati piatti del piatti, ma l’ingrediente principale del menù.

    Il giorno successivo, venerdì 15 settembre, verrà dato il via alle Masterclass che animeranno le lussuose sale dell’Hotel de La Ville, gioiello monzese dell’accoglienza posizionato proprio di fronte alla Villa Reale. Si partirà alle ore 18:30 con Le grandi riserve dell’Amarone, vino principe della Valpolicella, uno dei più importanti rossi italiani capace di sfidare la longevità. Oggetto della masterclass saranno infatti proprio le grandi riserve di alcuni dei produttori più blasonati: Allegrini, Bertani, Brigaldare, Tommasi e Zenato.

    Domenica 17 alle 15:30 sarà la volta de Gli stili del Vermentino, la Masterclass della Cantina Lunae dedicata alla DOC Colli di Luni, la regione dei liguri apuani, uno dei grandi territori del vino italiano grazie alla mineralità dei suoli e al suo microclima mite. Alle ore 17:00, si terrà l’appuntamento “I terroir del Barolo”, offerta dalla Strada del Barolo, una degustazioni di Barolo delle case vinicole Aurelio Settimo, Costa di Bussia, Ettore Germano, Marchesi di Barolo, Sara Vezza e Sordo, provenienti da differenti zone della denominazione piemontese, per comprendere tutte le diverse sfumature del territorio delle Langhe. L’ultima Masterclass, alle 18:30 della domenica, è intitolata La Franciacorta si racconta attraverso le sue diverse tipologie, un focus sulla Franciacorta, organizzato dallo stesso Consorzio, sulle diverse tipologie di queste grandi bollicine italiane e sulle peculiarità delle colline intorno al Lago d’Iseo che le caratterizzano. Questi quattro grandi appuntamenti seguono la masterclass dedicata ai 50 anni dei Supertuscan della precedente edizione, con vini come Sassicaia, Ornellaia, Tignanello, Pergole Torte, Trinoro e Flaccianello, che andò sold out a pochi giorni dalla presentazione.

    Sabato 16 settembre dalle 15:00 alle 19:00, nelle sale di rappresentanza al primo piano della Villa Reale andrà in scena la grande novità di quest’anno: “Eccellenze in Villauna degustazione walk around unica nel suo genere che offrirà oltre 50 tra i più rari e pregiati vini italiani dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Il meglio dei Fine Wine italiani si dà così appuntamento a Monza, alla presenza degli stessi produttori, tra anteprime esclusive e alcune tra le più blasonate etichette del panorama enologico nazionale come: Sassicaia, Ornellaia, Montevertine, Barolo Monvigliero di Burlotto, Barolo biodinamici di Ceretto, San Leonardo, Brunello di Montalcino di Biondi Santi, Solaia 2020 di Antinori, Amarone della Valpolicella di Bertani 2013, Taurasi di Joaquin, gli esclusivi bianchi di Terlano, Chianti Classico di Castell’in Villa, Rosso del Conte di Tasca d’Almerita 2018, Giulio Ferrari riserva del Fondatore di Lunelli, Franciacorta Annamaria Clementi di Ca’ del Bosco e Bagnadore di Barone Pizzini, le cantine di Roagna, Flaccianello, Marroneto e molte altre tra le etichette italiane più blasonate.

    Oggi in Italia ci sono eventi sul vino ogni fine settimana. La nostra idea era quella di organizzare l’appuntamento che mancava, mai tentato prima, con solo il meglio dell’enologia italiana”. Spiega Aldo Fiordelli, giornalista di Decanter e autore della selezione. “La punta di diamante della produzione tricolore, i vini che ogni appassionato vorrebbe assaggiare almeno una volta nella vita, i più rari, difficili da trovare anche per gli addetti ai lavori e soprattutto poco abbordabili per le quotazioni elevate che hanno raggiunto. La walk around tasting di sabato mette a disposizione le migliori etichette dei fine wine italiani ai veri appassionati”.

    Siamo molto fieri di poter portare per la prima volta a Monza, forse addirittura anche in Italia, una degustazione che mette insieme così tanti Fine Wine nazionali” racconta Samantha Ceccardi di Visionplus, organizzatrice dell’evento. Si tratta, come spiega il nome stesso ‘Eccellenze in Villa’, di una vera e propria eccellenza che vuole valorizzare tutta la città e i suoi luoghi più iconici come la Villa Reale, rendendo il nostro capoluogo un punto di riferimento sia nel settore enologico che in quello degli eventi”.

    Nella serata di venerdì 15 e sabato 16, Via Bergamo ospiterà invece dalle ore 18:30 “Calici sotto le Stelle”, una passerella a cielo aperto dove camminare calice alla mano degustando i vini selezionatidella Monza Wine Experience, un vero e proprio viaggio nell’enologia italiana da Nord a Sud del Paese.

    La sera di domenica 17 settembre si terrà la stellata “Cena d’Autore, l’ormai iconico appuntamento nelle sale di rappresentanza della Villa Reale che chiude la Monza Wine Experience. Un nuovo parterre di chef di fama internazionale darà vita a un esclusivo menù a 5 portate: Chef Enrico Crippa di Piazza Duomo Alba – 3 Stelle Michelin, Paolo Griffa del Caffè Nazionale di Aosta – 1 Stella Michelin, Eugenio Boer del ristorante bu:r di Milano e Fabio Silva del monzese Hotel de la VilleIl buffet del dessert, il più fotografato e instagrammato dello scorso anno, verrà invece preparato dall’associazione APEI.