Una carenza che si aggrava ogni anno
L’Italia sta vivendo una grave emergenza sanitaria. Dal 2014, il numero dei medici di medicina generale è diminuito di oltre 6.000 unità, passando da 45.437 a 39.366 nel 2024. Con soli 6,7 medici ogni 10.000 abitanti e il 77% sopra i 55 anni, il sistema rischia il collasso. La domanda di assistenza cresce a fronte di una popolazione sempre più anziana: il 35% degli italiani ha più di 65 anni e i pazienti cronici aumentano costantemente.
Le difficoltà per i cittadini: accesso limitato e attese infinite
Secondo Unimpresa, oltre il 40% delle richieste di appuntamento con il medico di base nel 2024 ha registrato tempi di attesa inaccettabili, costringendo molti a ricorrere ai servizi di emergenza. La situazione è ancora più critica nelle aree rurali, dove le distanze dai medici e la mancanza di infrastrutture rendono difficile accedere alle cure.
I giovani medici preferiscono la città
Le aree urbane attraggono i medici più giovani grazie a migliori infrastrutture e opportunità di carriera. La burocrazia rappresenta un ulteriore ostacolo: i medici dedicano il 40% del loro tempo a compiti amministrativi, riducendo il tempo per i pazienti.
Le soluzioni proposte da Unimpresa
Unimpresa lancia un appello alle istituzioni per adottare misure concrete e immediate. Tra le strategie suggerite:
- Offrire borse di studio e incentivi economici per i medici nelle aree più bisognose.
- Investire in migliori infrastrutture per supportare i medici esistenti.
- Promuovere la telemedicina per consultazioni a distanza.
- Formare personale paramedico per gestire i casi meno complessi.
- Collaborare con farmacie e ambulatori nelle aree periferiche.
- Migliorare la connettività internet nelle zone rurali.
Come sottolinea Marco Massarenti, consigliere nazionale di Unimpresa: «La salute dei cittadini italiani non può essere compromessa: è tempo di agire e garantire un accesso equo e tempestivo alle cure primarie per tutti.»
La carenza di medici di base richiede interventi immediati per evitare ulteriori disagi alla popolazione. È fondamentale investire nel futuro della sanità pubblica, garantendo ai cittadini il diritto a cure adeguate.