Una campagna che accende la consapevolezza
“Facciamo luce insieme” è il cuore della nuova campagna di Anlaids, associazione nazionale per la lotta all’AIDS. Concepita dalla Premiata Fonderia Creativa, la campagna trasmette un messaggio forte attraverso una scritta al neon che si accende e si spegne: “Aids. Spegni il virus della discriminazione. Facciamo il test, facciamo luce insieme”.
Il video, della durata di 10 secondi, sarà diffuso sui social media e sui maxi-led screen delle principali città italiane, tra cui Roma, Milano e Catania, grazie al sostegno di Urban Vision, leader nella comunicazione urbana.
Gli obiettivi di Anlaids per il 2030
Secondo il presidente nazionale di Anlaids Ets, Luca Butini, gli obiettivi sono chiari:
- Zero nuove infezioni da HIV
- Zero morti HIV-correlate
- Zero discriminazioni legate all’HIV
Questi traguardi sono raggiungibili entro il 2030, ma serve l’impegno di tutti. “Fare il test HIV”, spiega Butini, significa:
- Prevenire l’HIV e altre infezioni sessualmente trasmissibili.
- Riflettere sui propri comportamenti sessuali e sul rispetto per sé stessi e per gli altri.
- Salvare vite grazie alla diagnosi precoce e alla terapia.
- Considerare percorsi di PrEP, prevenzione farmacologica dell’infezione.
La sfida delle diagnosi tardive
I dati del 2023 mostrano un aumento delle nuove diagnosi rispetto al 2022, ma il problema delle diagnosi tardive persiste. Troppe persone scoprono l’HIV solo quando la malattia è avanzata, inconsapevolmente contribuendo alla diffusione del virus. È fondamentale “fare luce insieme” per interrompere questa catena.
Urban Vision al fianco di Anlaids
Grazie a Urban Vision, la campagna raggiungerà un vasto pubblico attraverso maxi-led screen. Gianluca De Marchi, CEO di Urban Vision e presidente di Anlaids Lazio, sottolinea l’importanza di diffondere la cultura del test per una società più consapevole.
“La conoscenza è il nostro alleato più forte nella lotta contro l’HIV”, afferma De Marchi, invitando tutti a fare il test per prevenire nuove infezioni e contrastare la discriminazione.
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