Home Spettacolo Musica 🎼 A PADOVA CONCERTO IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID-19

🎼 A PADOVA CONCERTO IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID-19

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 Nella splendida chiesa di San Nicolò a Padova, un’orchestra ed un coro formato da giovani musicisti veneti dedicano il Requiem di Gabriel Fauré alle vittime della pandemia

Sabato 5 novembre alle 21.00, a Padova, nella suggestiva chiesa romanica di San Nicolò, l’orchestra ed il coro dell’associazione “Il Cimento Armonico” diretti da Gianmaria Fantato Pontini, dedicheranno alla memoria delle vittime colpite dal Covid-19, a tutto il personale sanitario, alle autorità cittadine e alle Forze Armate che si sono impegnate durante la lotta alla pandemia, una delle pagine sacre più raffinate e pregiate: il Requiem per soli, coro e orchestra op. 48 di Gabriel Fauré (1845-1924) nella particolare versione del 1889.

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Protagonisti della serata saranno il mezzosoprano calabrese Francesca Gerbasi, il baritono vicentino Alberto Spadarotto, l’orchestra ed il coro dell’associazione “Il Cimento Armonico” diretti da Gianmaria Fantato Pontini, nato a Padova nel 1999, pianista, organista e direttore d’orchestra, fondatore e direttore stabile dell’orchestra dell’Associazione “Il Cimento Armonico APS” di Padova. Un particolare debutto in veste di maestro del coro per il tenore, flautista, compositore veronese, padovano di adozione, Gian-Luca Zoccatelli che dopo il debutto al Teatro alla Scala di Milano nel 2008 nei ruoli di Acate e Pirro nella Didone di Francesco Cavalli sotto la direzione di Fabio Biondi e l’orchestra Europa Galante.

“L’idea di eseguire il Requiem di Faurè, rientra” – come spiega il giovanissimo direttore d’orchestra padovano Gianmaria Fantato Pontini – “nel principio base dell’orchestra Il Cimento Armonico, ossia di diffondere le grandi partiture poco eseguite.  In prossimità del giorno in cui si ricordano tutti i defunti abbiamo scelto di commemorare in modo particolare quelli di questa tragedia che ci ha colpiti in questi due anni, con questa celebre pagina di musica, conosciuta anche come “La ninna-nanna dei defunti” in cui si respira un grande senso di viaggio nell’oltretomba verso la grande resurrezione dell’ultimo movimento”.

il Requiem per soli, coro e orchestra op. 48 ebbe una lunga gestazione e venne scritto in più versioni successive. Nel 1887-1888 Fauré compose la prima versione dell’opera, che chiamò “un petit Requiem” per piccola orchestra con cinque movimenti (Introit e Kyrie, Sanctus, Pie Jesu, Agnus Dei e In Paradisum), che venne eseguita per la prima volta il 16 gennaio 1888 per il funerale di Joseph Lesoufaché, un architetto, a La Madeleine a Parigi. Nel 1889 Fauré aggiunse la porzione Hostias dell’Offertorio e nel 1890 ampliò l’Offertorio e aggiunse il Libera me. Questa seconda versione fu presentata per la prima volta il 21 gennaio 1893, sempre alla Madeleine sotto la direzione di Fauré. Dal momento che le autorità ecclesiastiche non ammettevano cantanti donne e insistevano su cantanti solisti con voci bianche e coristi contralto, Fauré compose l’opera con quelle voci in mente e dovette impiegarle per le sue esecuzioni alla Madeleine, ma nella sala da concerto, svincolato dalle regole ecclesiastiche, preferì le voci femminili per le parti corali acute ed il solista nel Pie Jesu. Nel 1899-1900, infine, la partitura fu rielaborata per l’intera orchestra. Questa versione finale fu presentata in anteprima al Trocadéro di Parigi il 12 luglio 1900, durante l’Esposizione di Parigi. Paul Taffanel diresse un complesso di 250 artisti.

La serata si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova, e del Comune di Padova e in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Recoaro (Vi) che parteciperà mettendo a disposizione alcuni alunni che si occuperanno dell’accoglienza del pubblico in chiesa.

Al concerto Saranno presenti diverse autorità cittadine e le Forze Armate che hanno profuso impegno indefesso durante la lotta alla pandemia.

Per questioni di capienza è obbligatoria la prenotazione al sito www.ilcimentoarmonicoaps.it, o presso Gabbia Dischi, da sempre al fianco della musica cittadina, l’ingresso è ad offerta libera.

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