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Tarquinia (VT), Bacciardi: “Il nostro progetto per la città non si ferma. E diciamo no al Biogas”

Renato Bacciardi
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“Ci sono delle cose che ho voglia di chiarire, con forza, una volta per tutte, e che non mi stancherò mai di ribadire”: torna a parlare il candidato sindaco di Tarquinia Renato Bacciardi, e lo fa con un comunicato stampa che segue e riprende quanto già annunciato in un video pubblicato sui propri profili YouTube e Facebook.
“Il percorso che ho iniziato, assieme alle donne e agli uomini che mi sostengono, non è un percorso partitico, fatto di accordi sottobanco, imposizioni o offerte dall’alto: – le parole di Bacciardi – è, come già ripetuto tante volte, un progetto per questa città, da portare avanti assieme a tutti coloro che hanno voglia di crederci e lavorare con noi, per una politica fatta con trasparenza e passione”.

“Per me la politica non è mai stata una lotta per distruggere l’avversario, ma il mezzo per realizzare nel modo migliore l’interesse del paese. – continua Renato Bacciardi – Il dibattito politico si concentri sui problemi e non sui conflitti personali. Rimango sempre più fermo nella mia posizione per realizzare un’idea di città condivisa con i cittadini, come avvenuto negli incontri programmatici già svolti e in quelli che faremo”.

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“Non è il nostro modo di fare quello di svendere o mandare al massacro candidati per poi sostituirli quando qualcuno da Viterbo o da Roma alza il telefono: quello che per noi conta è continuare sul percorso intrapreso parlando di programmi, proposte, idee, problemi e soluzioni. Chiunque vuole lavorare in questa maniera troverà le porte aperte, ma i giochini li lasciamo agli altri: se nei mesi scorsi abbiamo scelto di intraprendere questa strada è perché, nei colloqui con altri interlocutori, ne avevamo già compreso la confusione e l’inaffidabilità politica”.

“A proposito di problemi e soluzioni, inoltre, voglio ribadire con chiarezza che, da sindaco, farò ogni azione in mio potere per contrastare la scelta del biogas in località Olivastro – sia in conferenza di servizi, sia per la variante urbanistica – ed ogni altra minaccia per il nostro territorio, condividendo  e deliberando con l’ausilio della cittadinanza tutta, che sarà chiamata ad esprimersi sui temi importanti riguardanti la nostra città, il nostro futuro. E le ragioni sono semplici: innanzitutto, perché l’idea che abbiamo della città e dell’ambiente da lasciare ai nostri figli è un’altra; poi perché crediamo che la soluzione al problema rifiuti vada ricercata in una diversa filosofia gestionale degli stessi, che parta dalla possibilità, almeno parziale, di sistemi di riuso o di smaltimento in loco.
Non so se questo sia un “no vuoto”, come detto da qualcuno, di certo è “pieno” della volontà di pensare e realizzare un sistema diverso e di lasciare ai figli e nipoti una città più vivibile.

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