Home Italia Politica Crisi Gaza. Ministro Mogherini: “non cedere alla logica della partigianeria”

Crisi Gaza. Ministro Mogherini: “non cedere alla logica della partigianeria”

Federica Mogherini - Ministro degli Esteri italiano
Federica Mogherini - Ministro degli Esteri italiano
Pubblicità
Condividi
Federica Mogherini - Ministro degli Esteri italiano
Federica Mogherini – Ministro degli Esteri italiano

“L’imperativo di queste ore è fermare il conflitto, fermare le operazioni militari di Israele a Gaza, fermare il lancio di razzi di Hamas”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini nel suo intervento di questa mattina alla Camera dei Deputati sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente.
Mogherini invita “di non farci intrappolare anche noi in quella bolla di odio, di non cedere alla logica della partigianeria, all’idea che ci si debba dividere tra “amici di Israele” e “amici della Palestina”, che si debba scegliere da che parte stare, nel conflitto tra due disperazioni e tra due esasperazioni.
Perché il nostro ruolo, quello più utile, quello mai davvero esercitato fino in fondo, non è quello di entrare in questo conflitto, ma di fermarlo, di prendere uno spillo e bucare quella bolla, di aiutare chi è intrappolato lì dentro a uscirne. è questo che ci chiedono.
Uno dei limiti – tanti – della reazione che la comunità internazionale sta mostrando di fronte a questo dramma sta nell’aver smarrito la consapevolezza che esistono due disperazioni, due esasperazioni, due paure, forse ormai due rassegnazioni. Diverse, per drammaticità. Non comparabili. In nessun modo. Ma entrambe reali. E, insieme, esistono (esisterebbero) due diritti, due sogni: quello di Israele a esistere, in sicurezza e quello dei palestinesi a vivere vite normali, in pace, non più sotto occupazione, in uno Stato sovrano. Il nostro dovere, il dovere della comunità internazionale e soprattutto dell’Europa -– per la sua responsabilità storica e perché condivide con Gaza e Israele lo stesso mare – è lavorare non per affermare un diritto contro l’altro, ma per realizzare entrambi.
Per farlo, dobbiamo essere innanzitutto consapevoli che “le linee di confine oggi non sono tra arabi ed ebrei, ma tra chi aspira a vivere in pace e nel rispetto dei diritti altrui, e chi invece si nutre, emotivamente e ideologicamente, di violenza, e ne vuole il proseguimento”. ha detto tra l’altro il Ministro.

L’intero intervento del Ministro è disponibile a questo link.

Pubblicità
Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!