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MILANO OMAGGIA MANGO, POETA DEL BELLO

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Presentato alla “Mondandori Multicenter” il libro “Tutte le Poesie”

Milano, lì 20-01-2016 – E’ uscito in tutte le librerie italiane “Tutte le poesie” (Pendragon Edizioni, Bologna), il nuovo libro di liriche di Pino Mango, voce per antonomasia del miglior cantautorato italiano degli ultimi trent’anni. Un’antologia accurata e completa di tutta la produzione letteraria dell’usignolo di Lagonegro, che ha fatto del belcanto, dell’introspezione più pura e dell’eleganza la cifra stilistica irraggiungibile di una carriera senza precedenti. Il libro, oltre alla nuova raccolta inedita – “I gelsi ignoranti”, che lo stesso Mango aveva pronta da dare alle stampe poco prima del suo arrivederci in un’altra Dimensione, quell’ “Immenso” che ha sempre cantato con profondità viscerale e genuina – racchiude anche le altre due pubblicazioni di poesie ormai andate esaurite: “Nel malamente mondo non ti trovo” (Pendragon, 2004) e “Di quanto stupore” (Pendragon, 2007).
Si è tenuta a Milano il 17 gennaio – all’interno dello Spazio Eventi di “Mondadori Multicenter” in Via Marghera 28 gremito all’inverosimile – la presentazione dell’opera letteraria pubblicata ai primi di dicembre 2015.
Ad aprire l’incontro, dopo i calorosi saluti e l’entusiasmo dell’editore Antonio Bagnoli, è stata Laura Valente: la moglie di Mango, la compagna di una vita, musicista e raffinata cantante dei Matia Bazar per ben dieci anni, dopo la fuoriuscita dal gruppo di Antonella Ruggiero.
Non appena Laura è comparsa davanti al pubblico, la gente si è alzata tutta in piedi, applaudendola in silenzio di fila per ben dieci minuti. Laura Valente ha condotto la presentazione con gusto, classe, e soprattutto con grande dignità, senza mai prestare il fianco alla commozione.
Ha lasciato che a parlare fossero le canzoni di Pino Mango, una sintesi di brani topici che per quattro minuti hanno incantato l’atmosfera già emotivamente forte della sala, prima dell’inizio dell’incontro.
Ha raccontato di un Mango innamorato del bello, dell’arte e delle cose semplici in generale che hanno accompagnato quotidianamente Pino per un’intera esistenza. Un uomo che credeva nell’amicizia sia nella vita privata che nel lavoro, nel gioco di squadra. E ha ricordato anche l’affetto intenso che persone come Pippo Baudo hanno avuto nei confronti della famiglia Mango: è stato infatti il noto presentatore siciliano a rivolere sul palco del Festival di Sanremo per l’ultima volta il noto cantautore. Il quale incantò letteralmente tutti sulle note di “Chissà se nevica”, canzone magistralmente intrepretata anche in duetto proprio con Laura valente nella serata dedicata agli ospiti musicali.
Laura si è dimostrata una persona fine ed elegante come pochissime altre nello showbusiness: al termine dell’incontro – ottimamente moderato con equilibrio e simpatia dalla brillante Paola Gallo, voce storica di Radio Italia – ha firmato i segnalibri, ma non le copie del volume: in segno di umiltà, rispetto e deferenza per il marito. E ha ringraziato i loro due figli, Filippo e Angelina – anch’essi presenti in sala insieme a un gruppo di amici di Lagonegro – per aver contribuito a realizzare il sogno del padre nel veder pubblicata l’ultima sua opera letteraria. Un esempio di famiglia vera e unita come poche in questi moderni tempi di crisi dei valori e non solo.
Al tavolo dei relatori si sono alternati poi Mara Maionchi e Alberto Salerno: due persone speciali, tanto umili quanto capaci nella professione, che hanno tracciato ciascuno un ricordo prezioso della figura di Pino Mango: dal primo incontro all’eccezionale talento vocale e compositivo.
E’ stata poi la volta di Franco Mussida, storico fondatore della PFM ed ex chitarrista del noto gruppo prog-rock, il quale ha ricordato come Pino Mango sia stato un uomo e un artista che ha saputo dare mercato e terreno fertile all’arte della gentilezza propriamente detta.
A seguire, le parole di Carlo De Bei, già chitarrista dei Matia Bazar dell’era Valente, poi musicista e collaboratore strettissimo di Mango negli ultimi 15 anni, il quale ha ringraziato pubblicamente il Cielo per avergli fatto dono di un amico straordinario in tutti i sensi come il grande cantante lucano.
Molti gli altri volti noti che hanno partecipato all’incontro: dal celebre autore e compositore Bruno Tavernese, al Campione Italiano di Ciclismo Ivan Basso, agli Zois (solida realtà emergente della musica italiana con cui Mango ha duettato in un remake di “Oro”, e scritto con la cantante del gruppo l’inedito “Stella Contraria” contenuto nel loro primo cd di inediti appena pubblicato), a Francesca Rubino, storica Tour Manager di Mango per oltre vent’anni.
Laura Valente ha avuto parole di ringraziamento autentico per tutti gli intervenuti – ospiti, pubblico, e staff – e specialmente per Leonardo Oro – collaboratore prezioso dell’area Social di Mango – che ha permesso a Laura Valente, nonostante il dolore, standole vicina, di mantenere sempre un contatto costante con i fan del marito attraverso Internet e Facebook.
Il pubblico ha risposto con calore e affetto, ricordando momenti di concerti indimenticabili del cantautore di Lagonegro.
E dalla platea intervenuta per l’occasione si è levato anche un ricordo spontaneo con menzione speciale per Giancarlo Golzi – celebrato con un interminabile applauso in platea -, storico batterista e fondatore dei Matia Bazar prematuramente scomparso nell’estate del 2015: proprio nell’anno in cui la celebre band ligure aveva tagliato il traguardo dei 40 anni di carriera.
Si dice che ai grandi è data facoltà in questa terra di volar via quando vogliono: oppure, quando hanno portato a termine egregiamente il compito che è stato loro affidato.
Forse, anche per Pino e Giancarlo è stato realmente così.
Di una cosa, però, siamo certi.
Che anche Lassù li faranno sicuramente cantare e suonare.

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