Home Notizie locali Edilizia Salerno. Coppola (PCI), Un 2017 ancor più nero per l’edilizia salernitana

Edilizia Salerno. Coppola (PCI), Un 2017 ancor più nero per l’edilizia salernitana

Raffaele Coppola, segretario della sezione A.Gramsci di Salerno del Partito Comunista Italiano
Raffaele Coppola
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“Nel 2016 in provincia di Salerno 731 imprese edili hanno dichiarato di aver momentaneamente sospeso le loro attività ed altre 17 hanno completamente cessato di esistere, su un totale di 3125 aziende del settore iscritte alla Cassa Edile: il 24% rappresenta un dato pesantissimo con riguardo alle dinamiche occupazionali del comparto.”

“Tutto ciò – aggiunge Coppola – dovuto essenzialmente al ritardato pagamento da parte della Pubblica Amministrazione di oltre € 280.000.000 che le imprese salernitane vantano nei confronti degli Enti Appaltanti ed al blocco ormai totale delle gare di appalto dovuto al Nuovo Codice degli Appalti (L. 50/2016) che ha fatto registrare in provincia di Salerno un calo di bandi di gara di oltre il 43,6% (dati ottobre 2016).

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Il 2017 non si presenta attrattivo per quanto riguarda le commesse per opere pubbliche; quelle già bandite per quest’anno, da gennaio ad agosto, sono già in contrazione sensibile sull’analogo periodo dell’anno scorso scorso sia come numero ( – 40%) che per valore (- 26%).
L’edilizia in provincia di Salerno, quindi, sta vivendo forse uno dei momenti più bui degli ultimi anni, con opere ferme al palo, perché gli Enti pubblici che non hanno risorse da investire, e con gli operai del settore che vedono drammaticamente ridotto il proprio salario dopo aver già perso complessivamente nell’anno appena trascorso € 4.899.000 rispetto all’anno 2015 (- 45,64%).

Sintomatici a questo proposito sia l’analisi della pesante e grave riduzione della massa salariale solo nel settore dei lavori pubblici (- 63,52% per cento, pari ad una contrazione delle retribuzioni in termini assoluti di € 2.169.183) che il silenzio delle istituzioni – Provincia e Comune – che nulla hanno in programma di fare a fronte del progressivo calo dell’attenzione della filiera pubblica verso il comparto edile nell’intera provincia salernitana.
Nella Provincia di Salerno, nonostante la crisi, gli investimenti nel comparto edile hanno rappresentato da sempre il volano dell’economia territoriale, raggiungendo oggi la quota del 16% del Pil provinciale, valore ancora oggi superiore all’11% del valore nazionale nelle costruzioni, ma inferiore ai valori provinciali del 2008 pari al 21% (con un fatturato provinciale pari a circa un miliardo e mezzo di euro).

I recenti dati della Cassa Edile Salernitana, riferiti all’andamento della massa salari dell’ultimo trimestre 2016, confermano un trend negativo pari al 32,28% rispetto allo scorso anno, laddove si registravano i primi segnali di ripresa del Comparto Edile. Il grafico in questione considera, invece, l’andamento complessivo del comparto dove al calo già evidenziato nel settore pubblico si accompagna una sostanziale tenuta nell’edilizia privata il che, come evidenzia questa seconda tabella, riequilibra leggermente la situazione. In questa situazione di fatto si rischia seriamente il default del Comparto Edile; occorre trovare da subito una via d’uscita, con azioni forti ed immediate.”

“Le Istituzioni e gli Enti preposti – conclude il segretario del PCI cittadino – devono mettere in cantiere la possibilità di attivare una deroga sulla Legge Appalti per avviare a gara i progetti definitivi elaborati dai Comuni, aprire un tavolo operativo con i sindacati, con la Provincia di Salerno e con la Regione Campania, per monitorare periodicamente  il comparto degli Appalti Pubblici e per garantire l’accesso al credito alle imprese. Non c’e più tempo da perdere, il PCI è al fianco dei lavoratori edili.”

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