PM: 26 anni di reclusione e arresto immediato per pericolo di fuga. Schettino “Io non scappo”.
E’ di 26 anni e tre mesi di reclusione per il Comandante Giuseppe Schettino, la richiesta di condanna del Pubblico Ministero nell’ambito del processo in corso a Grosseto per il naufragio della nave da crociera Costa Concordia naufragata il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio in cui morirono 32 persone.
[easy_ad_inject_1]Il pm Maria Navarro, nella sua requisitoria ha definito Schettino, unico imputato e assente stamattina in aula, come “incauto idiota”, più precisamente con profilo di chi “si sente bravo e invece provoca una situazione di pericolo e un danno”e che”somma all’ottimismo la sopravvalutazione delle proprie capacità”.
Il comportamento di Schettino configurerebbe per il pubblico ministero anche l’aggravante di una “mostruosa colpa cosciente” determinata dall’ “improvvisare la rotta e con quelle condizioni”.
Chiesto anche l’arresto di Schettino per evitare il pericolo di fuga nelle morte del processo. “Non scappo. Sono a disposizione dell’autorità giudiziaria, mi si dica quello che devo fare” commenta Francesco Schettino con un comunicato diffuso dai suoi legali sulla richiesta di arresto formulata dal pm di Grosseto.